La Scienza Esatta per Cambiare Vita grazie all’Effetto Farfalla

La Scienza Esatta per Cambiare Vita grazie all’Effetto Farfalla

Queste parole di Giorgio Nardone sono illuminanti:

“Tutti noi tendiamo a costruirci profezie che si autorealizzano: il trucco è saperle orientare verso risultati funzionali e non lasciare che ci si ritorcano contro”.

– Giorgio Nardone

A nessuno piace cambiare, eppure tutto è in costante evoluzione, cambiamo in ogni istante, il mondo attorno a noi si modifica, il nostro corpo sta cambiando, proprio ora mentre leggiamo queste righe.

Allora teoricamente non dovremmo avere paura del cambiamento giusto?

Teoricamente, ma le cose non stanno cosí in realtà.

Questo perchè ogni sistema vivente resiste al cambiamento, e più complesso è l’essere vivente più tenterà di fare resistenza al cambiamento, sí, anche quando l’equilibrio in cui si trova è completamente disfunzionale.

Ti suona familiare 😛 ?

Ecco vedi, secondo il modello collaudato da oltre 25 anni di esperienza del coach, terapeuta, ricercatore Giorgio Nardone il perchè è molto semplice e le possibili soluzioni ancora di più (il suo modello le ha rese semplici e comprensibili, nonostante sappiamo bene quanto i nostri processi psicologici possano essere complessi!)

Secondo il modello del Problem Solving Strategico del prof.Nardone spesso e volentieri l’incapacità di cambiare, la paura e la resistenza al cambiamento si basa sul fatto che tendiamo ad applicare schemi che in passato hanno funzionato ma nel presente non stanno più funzionando.

Ma ora prima di passare alle strategie pratiche, facciamo un passo indietro.

In generale nella vita puoi trovarti ad affrontare 3 tipi di cambiamento:

3 Tipi di Cambiamento Secondo Giorgio Nardone

1) Il cambiamento graduale ovvero quello che si fa passo dopo passo.

Purtroppo questo non è così presente come si pensa, perchè è più frequente che ci siano degli sbalzi, delle accelerazioni spesso imprevedibili oppure degli eventi improvvisi che richiedono un cambiamento immediato

2) E questo è il secondo tipo di cambiamento, quello catastrofico che avviene quando l’equilibrio viene rotto da qualcosa che lo spezza immediatamente, senza alcun preavviso.

3) Il terzo tipo di cambiamento, quello piú interessante è il cambiamento effetto valanga.
Puoi immaginarlo come una piccolissima palla di neve che rotola rotola rotola fino a trasformarsi in una valanga inarrestabile di crescita e cambiamenti.
Questo cambiamento prende anche il nome del famosissimo effetto farfalla che indica come piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema. Ovvero come un piccolo passo influenzi la riuscita di un viaggio intero 😉

Questi 3 tipi di cambiamenti possono e devono essere selezionati a seconda del contesto.

  • Si può applicare un cambiamento graduale quanto si può ottenere un cambiamento a medio lungo termine innescando processo di apprendimento che porta ad altri cambiamenti. Questo è un processo lento, applicabile per esempio nello studio di nuove abilità e nell’acquisizione di nuove competenze.
  • Si applica un cambiamento catastrofico quando è necessario un cambiamento immediato perchè c’è bisogno di interrompere un qualcosa che ti sta portando alla distruzione.
  • Si applica un cambiamento effetto farfalla quando si ha molta resistenza al cambiamento o paura di cambiare e quindi vuoi fare in modo che il cambiamento sia dolce ma anche efficace.
    Ecco allora che si introduce un piccolo cambiamento che innesca un altro cambiamento e un altro ancora che finché la somma di piccoli cambiamenti accelera a tal punto da scatenare tutti gli altri in modo naturale e senza sforzo.

Adesso è il momento di applicare a livello pratico il Problem Solving Strategico nato da oltre 25 anni di esperienza del prof. Nardone 🙂

Ecco allora 3 semplici ed efficaci passi per dare il via al cambiamento che desideri utilizzando l’effetto farfalla:

#1 Definisci Chiaramente l’Obiettivo che Vuoi Raggiungere

Il primo passo è definire chiaramente l’obiettivo che vuoi raggiungere.

Sembra ovvio pensare “ma io voglio questo” ma come dice Nardone “l’ovvio va dimostrato” perchè spesso e volentieri “la nostra mente ci racconta un sacco di storie e la nostra memoria un sacco di balle sul nostro passato cosí finiamo solo per autoingannarci su ciò che vogliamo davvero.”

Comincia col definire chiaramente l’obiettivo in base a “Cosa dovrebbe cambiare perché la situazione diventi quella che desideri“.

Ad esempio, desideri una relazione piena ed appagante? Ok.

  • “Cosa significa per te piena e appagante?
  • In che modo dovrebbe cambiare la situazione che hai oggi? Cioè, non basta pensare “devo trovare la persona giusta“.
  • La vera domanda è “Cosa hai bisogno di cambiare in te stesso per essere capace di creare, nutrire e vivere una relazione piena ed appagante?”
  • Cosa hai bisogno di lasciare andare? 
  • Quali sono le azioni pratiche che puoi fare oggi, qui ed ora?

Ecco il tuo obiettivo 🙂 E lo puoi applicare ad ogni area della tua vita.

Questo è il passo più importante perchè come dicevano gli antichi cinesi:

È meglio partire dopo per arrivare prima, altrimenti si rischia di partire prima per arrivare molto dopo o perdersi per la strada.”

Ma non troppo dopo, altrimenti non arriverai proprio!

#2 Analizza gli Ostacoli

Il secondo passo è quello di analizzare quali sono le problematiche che non permettono di raggiungere l’obiettivo, quali sono le situazioni ingarbugliate, negative che non permettono di introdurre il cambiamento o quali sono le caratteristiche che stanno aumentando la tua resistenza al cambiamento.

Anche in questo caso si deve procedere con un’analisi dettagliata e concreta in modo da definire il problema e l’obiettivo da raggiungere senza però fermarsi qui. Questo passo deve essere funzionale alla soluzione del problema e al raggiungimento del tuo obiettivo.

#3 Sostituire le Tentate Soluzioni con Soluzioni Alternative

Il concetto paradossale della “tentata soluzione che alimenta il problema”  si basa sul fatto che ognuno di noi tende a mantenere l’equilibrio in cui si trova nonostante sia disfunzionale, sacrificando le possibili soluzioni funzionali.

Cosa vuol dire?

Ad esempio se dà piccolo la tua mamma ti diceva di “Non parlare con gli estranei perchè sono pericolosi” tutto questo aveva un senso fino ai 3-4 anni.

Ma poi? Arrivi all’asilo e sono TUTTI estranei, poi a scuola, negli hobby, nel seguire le tue passioni e nella vita stessa TUTTI sono estranei finchè non li conosci giusto?

Ecco che allora la soluzione “non parlarci” che un tempo è stata funzionale, diventa una tentata soluzione che ad oggi alimenta il problema.

E credimi, ne abbiamo a centinaia che utilizziamo ogni singolo giorno senza nemmeno esserne consapevoli.

Di solito quando ti senti bloccato in una situaziona è proprio perchè stai utilizzando le stesse strategie che hanno avuto successo in passato ovvero le tentate soluzioni che ora invece alimentano il problema.

Come dice Nardone: ” Siamo come dei muli che cercano di buttare giù un albero a testate..peccato che alla fine l’albero resta dov’è e noi ci rompiamo la testa!”

Le tentate soluzioni possono essere di diverso tipo:
-Strategie consapevoli
-Azioni e reazioni inconsapevoli
-Modi di comunicare una cosa
-Pensieri

E le reazioni tipiche e disfunzionali di quando abbiamo paura sono 3:

A) Cercare di controllare la propria ansia, col risultato di amplificarla.
B) Cercare di controllare le proprie reazioni col risultato di amplificarle fino a cominciare ad evitare tutto ciò che provoca paura. Questo genera un senso di impotenza e bassa efficacia nella gestione delle situazioni aumentando la paura.
C) Chiedere rassicurazioni e protezione agli altri. Anche questo, se fatto continuamente, ha conseguenze catastrofiche perchè genera la sensazione di non essere all’altezza.

La buona notizia è che queste 3 reazioni ci insegnano che è possibile fare il contrario e uscire dalle psicotrappole mentaliche la mente ci ha creato.

Ed ecco allora il momento di introdurre le soluzioni alternative nella tua vita e raggiungere esattamente ciò che desideri 🙂

Vediamo le 3 tecniche più usate da Giorgio Nardone per aiutare migliaia e migliaia di persone a sbloccarsi trasformando la paura in coraggio:

A) Rendi il Cambiamento Graduale: partendo dal più piccolo cambiamento.

Ovvero la Tecnica dello Scalatore (per tutti i dettagli guarda questo video)
Partendo quindi dall’obiettivo e andando a ritroso nel scegliere i passi da fare.

Questa tecnica dopo i primi passi scatena l’effetto valanga che renderà molto più semplici ed immediati i successivi.

B) Tecnica dello Scenario al di là del Problema

Immagina di chiederti: “Quale sarebbe la situazione magica una volta raggiunto l’obiettivo?” “Da cosa sarebbe caratterizzata?” “Cosa farei di diverso io?
Immaginala in ogni piccolo dettaglio. Ascolta le tue emozioni, guardati intorno e nota dove sei, cosa fai e con chi sei.
Poi prendi dei pezzetti di queste cose e comincia a inserirle nel presente.

Come?

Comincia ad agire “come se fossi già al di là del problema“.
Scegli il più piccolo atto che faresti, quello che faresti diversamente e fallo ora.. et voilà. Ecco l’effetto farfalla in moto pronto a facilitare il cambiamento.

C) Tecnica del “Come Peggiorare”

È una tecnica fenomenale che si basa sulla logica del paradosso, dovremmo applicarla tutti nelle nostre vite a partire da oggi.

Ti porta ad ottenere quello che desideri semplicemente spingendo nella direzione contraria.

Come?
Ogni mattina svegliati, guarda la giornata e chiediti “Se io oggi volessi peggiorare la mia situazione invece che migliorarla ” “Se volessi fallire sicuramente nei miei progetti cosa dovrei fare o non fare, cosa dovrei pensare o non pensare?

Poi scrivi tutti i metodi per peggiorare la tua situazione.

Una volta scritti tutti i modi possibili per rendere la tua vita un inferno ecco che la tua mente crea immediatamente una reazione avversiva verso quelle cose provocando una forma di evitamento verso ciò che sicuramente produrrebbe un peggioramento o un fallimento sicuro.

Ma non solo. Più spingi la mia mente in quella direzione più comincerai ad avere nuove idee molto più creative a cui non avrei mai pensato prima.

Questa è la tecnica preferita di Archimede, Leonardo da Vinci ed Edison.

Quando hanno chiesto ad Edison se avesse davvero fallito 2000 volte nel tentativo creare la lampadina lui rispose:

Non ho fallito, ho avuto successo nel fallire deliberatemente 1999 volte per avere un reale successo la volta successiva“.

Questa è la tecnica migliore quando si è bloccati perchè aiuta anche ad evidenziare tutto ciò che hai fatto finora, ogni miglioramento e successo.

Ecco un assaggio di quello che è il metodo del Problem Solving Strategico, frutto di 25 anni di esperienza e ricerca scientifica di Giorgio Nardone.

Il metodo esatto per introdurre piccoli graduali cambiamenti che poi si trasformeranno in valanghe di cambiamento.

Ed ecco che allora la tua paura si trasformerà in coraggio.
Ed ecco che nel momento in cui farai il primo passo, il secondo sarà più facile ed il terzo verrà da sè.
Perchè il cambiamento accadrà comunque, ma solo tu puoi assicurarti che sia nella direzione che desideri e prendere in mano la tua vita.

“Se vuoi cambiare il mondo, comincia col migliorare te stesso. Sii quello che tu vorresti che il mondo fosse”
-Ghandi

Qual è l’obiettivo più importante che vuoi raggiungere? Quali “psicotrappole” evidenziate da Giorgio Nardone vuoi evitare a partire da oggi?

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