Origini antiche della nostra passione per i carboidrati
La domanda su perché amiamo i carboidrati ha radici antiche, risalenti forse ai tempi dei Neanderthal e precedenti all’avvento dell’agricoltura. Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Buffalo e dal Jackson Laboratory ha scoperto che la nostra affinità per i carboidrati potrebbe essere attribuita al nostro DNA antico.
È noto che gli esseri umani possiedono più copie di un gene chiamato Amy1, che permette di iniziare a scomporre l’amido dei carboidrati complessi in bocca. Questa duplicazione del gene potrebbe risalire a oltre 800mila anni fa, molto prima dell’agricoltura. Gli esseri umani con più copie di Amy1 sono in grado di digerire gli alimenti amidacei in modo più efficiente.
Scoperte interessanti sul gene Amy1
Secondo gli autori dello studio, i cacciatori-raccoglitori pre-agricoli avevano già una media di 4-8 copie di Amy1 per cellula diploide, indicando una variazione genetica significativa nella regione dell’amilasi. Anche i Neanderthal e i Denisoviani possedevano duplicazioni del gene Amy1, suggerendo che questo adattamento evolutivo potrebbe risalire a più di 800mila anni fa.
Le prime duplicazioni del gene Amy1 hanno permesso agli esseri umani di adattarsi ai cambiamenti nella dieta, soprattutto quando il consumo di amido è aumentato con l’avvento dell’agricoltura. Gli agricoltori europei hanno visto un aumento del numero medio di copie di Amy1 negli ultimi 4mila anni, a causa delle loro diete ricche di amido.
Impatto dell’agricoltura sulla variazione di Amy1
L’agricoltura ha giocato un ruolo significativo nella variazione del gene Amy1. Le persone con un numero maggiore di copie di questo gene erano in grado di digerire l’amido in modo più efficiente e avevano più prole, permettendo loro di sopravvivere e prosperare nel corso dell’evoluzione umana.
Esplorare l’impatto sulla salute metabolica
La variazione genetica del numero di copie di Amy1 rappresenta un’opportunità entusiasmante per esplorare il suo impatto sulla salute metabolica e per comprendere i meccanismi coinvolti nella digestione dell’amido e nel metabolismo del glucosio. Queste scoperte potrebbero aprire nuove strade nella ricerca sulla nutrizione e sul benessere umano.
Conclusioni
La nostra predilezione per i carboidrati potrebbe avere radici antiche nel nostro patrimonio genetico. Lo studio sul gene Amy1 fornisce interessanti spunti sulla nostra evoluzione e adattamento alla dieta amidacea nel corso dei millenni. Comprendere come il nostro DNA antico influenzi le nostre preferenze alimentari e la nostra salute metabolica è fondamentale per la ricerca scientifica e il benessere umano.
Fonte: https://www.adnkronos.com/salute/alimenti-perche-amiamo-i-carboidrati-una-love-story-che-risale-ai-neanderthal_6B3DFR6iLpQYyNjecGxsr4