Se Senti che Stai per Arrenderti, Guarda Qui [Video]

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“Nicola, cosa vuoi fare oggi?”

“Giocare.”

Non è la solita storia, non è il solito video.

Vuoi sapere come essere felici,  felici davvero?

Continua a leggere, clicca play e gioca la partita della tua vita.

Sono certa che questo video cambierà il significato non solo di questa giornata, ma anche di buona parte della tua vita.

La forza dei contenuti che osserverai è tale da permetterti istantaneamente di comprendere come sia insensato rattristarti perché hai dei chili di troppo, il tuo lavoro è poco gratificante o magari ritieni di avere al tuo fianco la persona sbagliata.

Pensaci bene: quanto frequentemente manchi il tuo appuntamento con la felicità, semplicemente perché credi di essere inadeguato rispetto a certi standard o convenzioni sociali?

“Non sono abbastanza simpatico…non sono sufficientemente piacente…non sono particolarmente interessante…”: ti suonano familiari considerazioni autosabotanti di questo tipo?

E quanto spesso metti in stallo il tuo benessere, cadendo nell’errore di rimetterlo ad una serie di variabili e condizioni esterne che (in quanto soggettive), si rivelano per lo più arbitrarie e sicuramente discutibili?

Quante volte hai già detto: “Starò bene solo quando”:

  • Avrò un figlio
  • Il mio partner tornerà a dedicarmi le attenzioni che desidero
  • Otterrò quella promozione che merito
  • Vivrò in una casa più grande e spaziosa
  • Smetterà di piovere e di fare tutto questo freddo
  • Perderò tot chili di troppo

…e via di seguito in una lista che potrebbe proseguire verso l’infinito, e oltre (sappiamo bene entrambi che soddisfatto un bisogno compare prontamente il successivo)?

Di frequente quando transito in prossimità di qualche grande centro urbano, vengo avvicinata da persone claudicanti e fisicamente menomate che tendono la mano con l’intento di elemosinare dei soldi.

Il pensiero che più volte mi ha accompagnata in questo genere di incontri casuali è stato qualcosa del tipo: “Poverino/a; immagino sia molto difficile vivere serenamente quando giorno dopo giorno si è gravati da un importante handicap fisico“.

Non a caso è opinione dei più credere che quando c’è la salute, c’è tutto.

Nuovamente si avvalora il falso mito che alle persone sia dato stare bene e vivere pienamente a patto di condizioni esterne, come per esempio la salute; ed io stessa, come ti ho appena raccontato, sono caduta facilmente in questa trappola.

Tuttavia la verità è un’altra, ed è mia intenzione dimostrarti il contrario con il video che ho preparato per te.

Munisciti di un paio di fazzoletti (ti potrebbero servire!)

[youtube height=”360″ width=”640″]https://www.youtube.com/watch?v=drpyw48iOlQ&feature=youtu.be[/youtube]

 

Ti presento Nico Calabria, diciannovenne calciatore americano privo fin dalla nascita della sua gamba sinistra.

C’è assolutamente di che riflettere, non trovi?

Un ragazzo senza una gamba che è riuscito a coronare il suo sogno: giocare a calcio (che si dà il caso sia uno sport praticato essenzialmente tramite l’uso degli arti inferiori).

Questo video (ed il suo protagonista) sono la prova tangibile che…

 

#1 Non esistono ostacoli reali per una volontà che fermamente desideri.

“Le proverbiali montagne che la fede muove non sono niente in confronto a ciò che fa la volontà.”

Victor Hugo

 

#2 È impossibile solo ciò che credi sia tale.

“Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa”.

Albert Einstein

 

#3 Gli unici limiti in grado di trattenerti al di sotto delle tue capacità e potenzialità, sono i limiti delle tue idee e convinzioni.

“Mai nulla di splendido è stato realizzato se non da chi ha osato credere che dentro di sé ci fosse qualcosa di più grande delle circostanze”.

B. Barton

 

#4 La felicità è solo ora.
Per vivere pienamente non è necessario attendere la promozione, il mese di vacanze, l’approvazione dei familiari, una ruga in meno, etc.; perché se solo vuoi e credi, la felicità inizia da ora, con quello che hai, ovunque ti trovi e così come sei.

“Quello che ti manca chiedilo in prestito a te stesso”

Catone

 

Lasciati guidare dalle seguenti domande di autocoaching, e dimmi ora:

• Cosa ti sta trattenendo dall’auto realizzazione? Quali credenze e convinzioni hai bisogno di lasciare andare?

Quali pensieri potenzianti desideri abbracciare per sostenerti ed arricchire la tua vita?

Cosa decidi di cambiare a partire da oggi?

 

Non indugiare oltre e fai il primo passo condividendo le tue risposte nei commenti più sotto; la community di Omnama sarà felice di sostenerti!

Sei pronto a giocare la tua partita?

Buona vita ☺

10 COMMENTI

  1. Vedere questo video mi fa un po vergognare, in fondo io ho tutto attaccato, gli arti sono 4 ma la differenza è solo estetica in quanto il mio cervello non comanda più il braccio sinistro e male la gamba sinistra tutto ciò da 7 anni con un saliscendi di depressioni e continua fisioterapia che non da risultati tanto che molte molte sono talmente demotivata da voler mollare tutto; poi vedo questo bimbo con la sua grinta la sua volontà e mi sento un verme.

    • Ciao Claudia e Cinzia, il dolore da qualsiasi fonte provenga non è mai motivo di vergogna. La salute e l’amore sono poi due pilastri della vita di ognuno di noi e quando li sentiamo venir meno è naturale stare male.

      Ma non dimenticate mai che c’è sempre un’alternativa, qualcosa per cui essere grati e un punto per ripartire. Oggi hai sempre la scelta di rialzarti, fare un piccolo passo verso la felicità e sorridere.

      Questa è l’essenza di questo video e della storia del bimbo.

      Rialzarsi nonostante il dolore.
      E non smettere mai di credere che la felicità sia possibile 🙂

      Un abbraccio di luce

  2. mi sono emozionata molto. Questo video mi ha fatto un po’ vergognare per come stò, si perché sono stata lasciata da mio marito dopo 30 anni di vita insieme, lei la conosciuta su internet. Sono disperata. Comunque grazie ugualmente

    • Il dolore è sempre dolore, da qualsiasi fonte provenga e non c’è nulla di cui vergognarsi Michela.
      Questo video ci mostra che qualsiasi sia la situazione puoi trovare dentro di te la forza di ripartire.. e creare qualcosa di ancora migliore.
      Un abbraccio di luce e ti mandiamo tanta forza 🙂

    • Ciao Michela, so come ti senti, io sono nella tua stessa identica situazione, questo video insegna molto , ma non riesce a darmi conforto perchè è la dimostrazione che si ha bisogno di avere vicino persone che ti amano per riuscire. Non so come trovare la forza di ripartire perchè la solitudine e il senso di smarrimento sono più forti della mia volontà. Mi rendo però conto che a molti può sembrare banale disperarsi così per la fine di un matrimonio e di fronte a problemi ben più gravi anche io mi vergogno un po’ di questa profonda tristezza che mi opprime.

  3. io non sono infelice amo la conoscenza,in particolare del cervello nel suo complesso,vorrei solo essere più veloce nell’apprendere,più pronto nella dialettica quando discuto,per il resto non sò chi sono,ne ho credenze irremovibili ho problemi di salute,-ipovedente-sono vedovo vivo con un figlio psicolabile,mi manca l’affetto e la passione di una donna, che ho rinunciato per amore della libertà cordialmente giorgio

  4. C’era una volta una gara fra ranocchi il cui obiettivo era arrivare in cima a una gran torre. Richiamata dall’insolito spettacolo, si radunò molta gente per vedere e fare il tifo. Cominciò la gara, ma in realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e si sentivano frasi del tipo: “Ma che pena… Non ce la faranno mai!” E così alcuni ranocchi, sentendo questi commenti, cominciarono a desistere, sfiduciati, tranne uno, che continuava a cercare di raggiungere la cima. Ma la gente continuava:
    “… Che pena!!! Non ce la faranno mai!…”
    Sempre più ranocchi si diedero per vinti tranne il solito ranocchio, testardo, che continuava ad insistere. Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine, la cima.
    Sbalorditi e un po’ invidiosi gli altri ranocchi vollero sapere come avesse fatto e uno di questi, più curioso degli altri, si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere quella difficile prova. Non ottenne risposta: il ranocchio vincitore… era sordo!

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