Ti senti spesso teso come la corda di un violino? Senti di perdere facilmente il controllo e persino quando sei da solo non riesci a rilassarti? Niente di anormale… purtroppo. Il “purtroppo”, però, non è riferito a te: l’ansia, il nervosismo, la tensione sono sintomi che accompagnano la vita di tutti in questo pazzo mondo, ed è per questo che uno dei punti di partenza per star meglio nella vita è proprio combattere lo stress!
Lo stress è una dinamica interna e sociale che spesso si instaura senza che neanche ci rendiamo conto. Qualcosa di, in effetti, abbastanza comune: siamo tutti di corsa, siamo tutti oberati, ed è normale sentirsi stressati, tanto che la parola è diventata parte integrante delle nostre conversazioni quotidiane.
E allora può ragionevolmente venirci in mente che, così come semplicemente entra a far parte della nostra vita, anche combattere lo stress possa essere legato a una serie di gesti semplici, quotidiani. Il che, per nostra fortuna, non è poi così lontano dal vero.
Combatti lo stress nel modo migliore: fai spazio alla gentilezza!
La gentilezza è una qualità essenziale per la propria felicità e per il proprio benessere interiore. Spesso restiamo stupiti e disarmati nel notare atti che di gentile hanno ben poco. I commenti sui social sono un esempio lampante, ma anche per strada l’impazienza e la scortesia sono all’ordine del giorno, e generano stress!
La scortesia è ovunque, dai contesti famigliari a quelli lavorativi fino a quando ci troviamo assieme ai nostri amici. Può capitare, ecco tutto.
Combattere lo stress con la gentilezza: come fare?
Per capire come combattere lo stress con la gentilezza, poniamoci dall’altro lato della barricata: come ci sentiamo quando siamo sottoposti a un comportamento rude, scortese? Beh, la prima cosa da fare è porti una domanda: tu che cosa meriti? Cosa è giusto che ti riservi?
Già, perché le emozioni che senti si riverberano su di te stesso, il tipo di emozione che sceglierai definirà la qualità del tuo stato d’animo. Potrai vivere delle situazioni pessime o non ideali, ma questo non significa che tu debba starci male: la scelta è quasi sempre tua.
Quindi, il modo migliore di combattere lo stress quando questo ci travolge possiamo concentrarci e comportarci diversamente da come abbiamo fatto, per abitudine, fino a oggi. Cambiare prospettiva: cambiare modo di agire!
Per combattere lo stress è necessario un po’ di sano distacco.
Una cosa molto importante è evitare di personalizzare. Quando qualcuno ci tratta male non è mai colpa nostra, ma sempre di chi ci tratta male. Mi spiego meglio.
Se non abbiamo interiorizzato determinate qualità sarà difficile che le proponiamo all’esterno: se abbiamo un vissuto di aggressività e di scelte educative basate sulla forza, salvo scegliere una strada differente e impegnarsi per trovarla, è possibile che ci troviamo condizionati da quel comportamento e lo riproponiamo senza rendercene conto.
Quindi, quando qualcuno ci sta trattando male, in realtà sta trattando male se stesso: il tuo prossimo può trattarti male, ma tu puoi tranquillamente lasciarti scorrere addosso la sia negatività ed evitare di starci male!
“Nessuno potrà mai farvi star male senza il vostro consenso”
Eleanor Roosevelt
Gli stati d’animo sono contagiosi: più siamo arrabbiati, stressati, più trasmetteremo rabbia e stress. Per questo una cosa davvero importantissima da fare è staccarsi dalle persone negative, se non fisicamente per lo meno con la testa. Smettere di seguire mentalmente quello che quella persona dice e fa.
Rifugiati in un luogo mentale che sia tutto per te. Le persone che portano negatività nella tua vita per prima cosa non hanno cura di sé, e quindi non potranno avere cura di te. Sarai tu, dunque, l’unico responsabile per il tuo benessere.
Al contrario, ci accorgiamo quando una persona a noi vicina emana energia positiva, ed è per questo che vogliamo essere noi stessi una persona positiva!
Costruisci un clima collaborativo, rilassato, fa respirare positività a tutti quelli che ci stanno attorno: questo ritornerà immediatamente nel comportamento che tutti, naturalmente, terranno nei tuoi confronti quando ci porremo nei loro confronti in modo positivo.
Ma la gentilezza non viene percepita alle volte come un sintomo di debolezza?
Vero, ma per una ragione semplice e anche un po’ sconfortante: non ci siamo abituati!
Non c’è modo migliore per far ricredere il prossimo in merito a questo se non essere gentili. Devi essere consapevole che tu sei gentile perché tu per primo ti meriti gentilezza. Potrai scivolare, potrai arrabbiarti… non sei perfetto! Ma un’altra cosa è fare della violenza e della prevaricazione, dello stress, uno stile di vita.
Se vuoi un quadro del beneficio immediato della gentilezza, pensa a una semplice conversazione. Puoi non essere d’accordo con il tuo interlocutore, ma preferire il confronto allo scontro, educatamente e gentilmente. Questa consapevolezza pone te e il tuo interlocutore in uno stato d’animo di tranquillità permettendovi di affrontare argomenti scomodi.
Combattere lo stress con la gentilezza: esiste un’età limite?
Certo che no! Anche se prima abbracciamo un cambiamento meglio è, non è mai troppo tardi per cominciare a migliorare la propria vita essendo felici.
Louise Hay era una famosissima e ispirante autrice di crescita personale, che ha fatto la storia. Lei usava sempre programmare ogni anno in anticipo facendo la sua mappa degli obiettivi per l’anno in corso. Passati i novant’anni, un giornalista le chiese ironicamente se facesse ancora la mappa degli obiettivi.
Le rispose con tutto il candore del mondo “Certo, perché non dovrei farla, scusi?”. Louise Hay aveva, passati i novant’anni ancora tantissime cose da realizzare, e lo sapeva perfettamente. Non esiste un’età per tirare i remi in barca: la vita è un dono, e bisogna fare del nostro meglio per godercela in qualsiasi momento, a qualsiasi età!
Combattere lo stress è una questione di chimica!
Fare un piccolo atto di gentilezza, fa star meglio noi stessi: molte ricerche hanno dimostrato che fare un regalo, essere cortesi, attiva un neuro trasmettitore che si chiama Serotonina, responsabile della felicità.
La chimica ci permette di capire perché, a livello fisico, ci sentiamo meglio, ma esiste anche un’altra spiegazione, di carattere emotivo.
Quando facciamo qualcosa per qualcuno smettiamo di pensare solo a noi e ci mettiamo in scala con gli altri. Quando ci preoccupiamo di qualcun altro iniziamo a sentire anche il nostro scopo nel mondo e rimettiamo tutto in prospettiva. Impieghiamo la nostra mente in qualcosa di generativo, di creativo.
Ultimo consiglio. Fai tuo questo semplice motto, fanne un mantra:
“Nel dubbio, sii gentile!”