Come Uscire dalla Depressione? 6 Suggerimenti Pratici!

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uscire dalla depressione

Una delle domande che spesso leggiamo è questa: come uscire dalla depressione e ricominciare a vivere?

Premetto questo: la depressione è considerata a tutti gli effetti una patologia e il primo passo da fare in questo caso è consultare il tuo medico per ricevere l’aiuto psicologico che ti serve per affrontare questa delicata fase della tua vita.

Uscire dalla depressione è possibile.

Un cane nero, sempre in agguato, che ti assale alle spalle…

Questa era l’immagine con cui Winston Churchill descriveva la depressione che lo accompagnò per gran parte della sua vita.

Vediamo insieme 6 suggerimenti che si sono rivelati utili per moltissime persone per uscire dalla depressione.

Depressione:

Un termine che ci suscita inquietudine e che sentiamo sempre più di frequente, si tratta infatti di una vera e propria piaga sociale.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la depressione rappresenta uno dei maggiori problemi di salute della nostra società.

In Italia circa 8,5 milioni di persone soffrono di disturbi depressivi.

Nel mondo colpisce oltre 350 milioni di persone. Secondo una stima dell’OMS, nel 2020 la depressione sarà la malattia più diffusa nel mondo.

Nonostante questi dati a dir poco allarmanti, purtroppo c’è ancora poca consapevolezza e vergogna a parlarne. 

Capita ancora di sentire frasi del tipo: “Non capisco perché sei depresso: hai tutto quello che vuoi!”, “Pensa a chi sta peggio, a chi non ha nemmeno da mangiare, a chi sta male veramente”.

Se hai sofferto di depressione o se hai persone care che ne soffrono, saprai benissimo che questo male oscuro non è da prendere alla leggera ma non è ancora accettato e compreso pienamente.

La depressione è una malattia che si tende ancora a nascondere e di cui ci si vergogna, rivelarla ci fa sentire ancora più indegni.

Questo porta molto spesso a non prendere sul serio i primi sintomi della depressione, un atteggiamento deleterio, perché, lei, la depressione, si farà comprimere per un po’ ma prima o poi esploderà fino a diventare una depressione clinica, una vera e propria patologia.

A questo punto la situazione diventa molto delicata, perché l’unica cosa che possiamo fare è rivolgerci a un medico.

Come riconoscere i sintomi della depressione?

I primi sintomi si manifestano con una strana sensazione di estraneità verso ciò che siamo e ciò che facciamo.

Una sorta di senso di vuoto, di inadeguatezza, come se ci sentissimo “fuori posto”.

Ti è mai capitato di porti all’improvviso queste domande: “Cosa ci faccio qui? Cosa sto facendo?”, così, senza un motivo preciso, in un giorno come tanti, mentre fai qualcosa di consueto, che fino al giorno prima aveva un senso ben chiaro.

È una sensazione molto sgradevole e istintivamente la cacciamo via, ma lei non tarda a ripresentarsi con forza sempre maggiore.

Se le dessimo ascolto fin da subito e cambiassimo qualcosa nella nostra vita, non tornerebbe più.

Ma spesso, presi dal vortice delle nostre attività quotidiane, ignoriamo questi segnali e la depressione si fa strada nella nostra vita, finché ci ritroviamo in uno stato di prostrazione e profondo abbattimento psicologico che pervade le nostre giornate, i mesi, gli anni.

Con il tempo si presentano anche i sintomi fisici: una forte e continua stanchezza, disturbi del sonno e dell’appetito.

L’emotività diviene sempre più labile.

È come vedere il mondo attraverso degli occhiali con delle lenti scure: tutto sembra più grigio e difficile da affrontare, anche alzarsi dal letto al mattino o fare una doccia.

Ogni giorno che passa ci sentiamo più fragili, smarriti, vivere diventa un peso, un dovere del tutto privo di interesse.

La depressione si insinua tra le pieghe di ogni gesto, anche del più banale, svuota ogni cosa di significato.

Come uscire dalla depressione ancora prima di entrarci?

#1. Chiedi aiuto

Non resistere in silenzio a denti stretti. Non banalizzare i sintomi e sentiti in diritto di chiedere aiuto.

È vitale rivolgersi a qualcuno che possa sostenerti.

La prima persona a cui puoi rivolgerti è il tuo medico di fiducia o ancora meglio uno psicologo dell’azienda sanitaria locale della tua città.

Lui potrà aiutarti a capire se effettivamente si tratta di depressione e indirizzarti verso uno specialista che potrà aiutarti.

#2. Accetta e fai uscire la depressione nella tua vita

Non opporti alla depressione, non contrastarla in tutti i modi, accettala e lascia che il dolore faccia il suo lavoro.

Ricorda che il dolore non è mai inutile e porta sempre a una trasformazione profonda e salutare, al sorgere di una nuova consapevolezza.

La depressione è spesso affrontata solo come un disturbo invalidante, di cui vergognarsi e da far tacere il prima possibile per tornare a stare bene.

È solo attraverso l’accettazione che si creano le condizioni necessarie per imparare dalle esperienze, aumentare le nostre capacità ed evolvere.

Attenzione però, accettazione non significa rassegnazione.

La rassegnazione è un atteggiamento passivo, rassegnarsi significa sopportare e chiuderci in noi stessi.

Accettare invece significa prendere atto di come stanno le cose, riconoscere ciò che sta accadendo e smettere di nascondere la testa sotto la sabbia.

Perché non iniziare a vedere la depressione, invece che come un disagio invalidante, come un’occasione che la vita ci offre per riflettere sull’andamento delle cose?

Se vuoi fare il primo passo in questa direzione, la meditazione potrebbe essere una fantastica soluzione.

#3. Riequilibra l’esteriorità e l’interiorità

Già nel 200 d.C. il filosofo neoplatonico Plotino, poneva l’accento su un argomento molto attuale. A proposito degli uomini del suo tempo si esprimeva così:

“Troppo sbilanciati all’esterno, soffocati dall’esteriorità, collegati da mille vincoli alle attrattive del mondo, sono talmente distratti da smarrire il proprio percorso e si consegnano a un’infelicità esistenziale.

Plotino affermava che sotto la scorza dell’uomo esteriore se ne nasconde un altro: l’uomo naturale, colui che incarna la nostra essenza, il più vicino alla nostra autentica natura.

L’autenticità di ognuno di noi si trova nel buio del nostro essere, non nel lato visibile.

Se tornassimo ad ascoltare la voce del nostro uomo naturale, potremmo mantenere la rotta senza dubbi e incertezze, grazie alla naturale fiducia in noi stessi e tenere quindi uscire dalla depressione.

Tutti noi ci affanniamo quotidianamente per comporre il puzzle della nostra vita nella maniera più perfetta: siamo attenti al tassello del lavoro, a quello del matrimonio, delle amicizie…

Ma a volte può capitare che, terminato il puzzle, rimaniamo delusi, quando scopriamo che manca l’ultimo tassello: noi stessi, le nostre vere esigenze.

Abbiamo costruito quel puzzle con tanta fatica e impegno ma lo abbiamo costruito solo basandoci sui giudizi esterni, lo abbiamo costruito perché piacesse a tutti, ma se non piace a noi, quel puzzle è completamente inutile.

Spesso la depressione entra nelle nostre vite per impedirci di proseguire i nostri progetti, ci trattiene in uno stato di vuoto, di buio, di silenzio, spegnendo apparentemente tutte le nostre energie.

Arriva per interrompere la costruzione di quel puzzle sbagliato e per rimetterci in contatto con la nostra interiorità, la sola che può farci da guida.

“Approfitta” di questa situazione e liberati una volta per tutte dagli inutili giudizi altrui, da tutto ciò che non ti serve, e dai progetti e dalle ambizioni che non sono realmente tue.

#4. Dai un nome alla tua depressione

Winston Churchill chiamò la sua depressione “cane nero”.

L’ha trasformata in un animale domestico, facendo sì che una situazione difficile diventasse controllabile.

Assegna anche tu un nome alla tua depressione, ti aiuterà a percepire la depressione come una condizione e non una definizione di quello che sei.

Dire a te stesso una frase di questo tipo: “Il mio cane nero mi fa sentire triste oggi” piuttosto che “sono sempre e irrimediabilmente triste”, suona molto diverso, soprattutto al tuo cervello, che ti permetterà di non sentirti un tutt’uno con la depressione.

#5. Fai ricerche sulla depressione e impara tutto quello che puoi

Sapere è importante per assicurarti del fatto che la depressione è qualcosa di reale, che va trattata in maniera seria e che esistono diversi modi per sconfiggerla.

Una comprensione reale della malattia ti permetterà di uscire dalla depressione superando le tue paure e le tue preoccupazioni e ti fornirà la consapevolezza che ti servono in questa fase della tua vita.

#6. Come combattere la depressione se “tocchi il fondo”

Usa il fondale come piattaforma di lancio!

Lo stato di grave prostrazione a cui ci porta la depressione, ci costringe a confrontarci con gli aspetti più oscuri e segreti della nostra anima.

Scendiamo così in profondità, nei sotterranei della nostra anima, che ad un certo punto avvertiamo la sensazione di sprofondare sempre più in basso fino a “toccare il fondo”.

Si tratta di quell’attimo in cui possiamo decidere se lasciarci andare sul fondale o se trasformare quello stesso fondale in una piattaforma di lancio da cui ripartire ed emergere.

Se hai sofferto di depressione sai che il momento in cui capisci di aver toccato il fondo può diventare una fase estremamente creativa, di rinascita.

Che ne dici di rinascere ora?

Se anche tu soffri di depressione o ne sei uscito scrivi un bel SI nei commenti qui sotto, sarà il primo passo per prendere lo slancio necessario a ripartire!

P.S. Ricordi il punto 1? Chiedere aiuto. Questo resta sempre il passo fondamentale.

Ma c’è una cosa che puoi fare ora, da solo: meditare.

Le ricerche confermano che la meditazione è un valido sostegno per la depressione perché riduce del rimuginio, quell’attività di pensiero ripetitiva che porta a rielaborare negativamente gli eventi passati. 

Pensi che meditare sia troppo difficile per te? Allora pensa di nuovo e CLICCA QUI!

Ti aspetta un episodio fantastico della Svolta School con il maestro Amadio Bianchi, uno dei docenti più stimati e richiesti di meditazione del mondo!

200 COMMENTI

  1. NON SO PIU ‘CHE COSA DEVO FARE HO PASSATO UNA VITA INTERA A CHIEDERMI CHE COSA CI FACCIO IN QUESTO MONDO? NON HO MAI AVUTO UNA DONNA UN AMICO NEANCHE UN CANE NIENTE DI NIENTE FINO AL PUNTO CHE 7 ANNI FA’ MORI’ MIO PADRE E LA MIA VITA E’ FINITA NON MI SONO RIPRESO PIU’ NON VOGLIO RATTRISTARE NESSUNO DICO SOLO CHE SIAMO TUTTI DI PASSAGGIO E BISOGNA LOTTARE CON TUTTE LE FORZE PER SOPRAVVIVERE E ANDARE AVANTI NELLA VITA MAI ARRENDERSI

  2. Ciao, sono Laura e ho 22 anni. Sono nel pieno del problema, che purtroppo ho ignorato troppo a lungo e quindi a un certo punto, senza capire bene cosa stesse succedendo, mi sono trovata davanti al bivio fatale e ho dovuto fare una scelta… sono in terapia da qualche mese. Ho avuto una ricaduta e oggi è uno di quei giorni bui e mi sembra di avere una palla di piombo attaccata al piede che mi trascina giù, è tutto un groviglio che mi fa alternare stati di ansia a stati di apatia. Spero che nei prossimi giorni vada meglio e che il percorso che sto facendo mi aiuti ad uscirne. Leggere questo articolo e i commenti di tante persone che si trovano nella mia situazione mi ha dato un certo conforto; non perché stiano male ovviamente, anzi sono molto dispiaciuta che tutte queste persone soffrano, ma perché ho la consapevolezza che non sono sola e ci sono tante persone che mi possono capire. Un abbraccio di comprensione a tutti.

    • É la prima volta che vedo una persona della mia età con questo problema, io ancora non ne ho mai parlato con nessuno e mi piacerebbe sapere se discuterne con un altra persona con simili problemi possa aiutare ad affrontare la cosa.
      penso che riuscirei a parlarne più volentieri con un estraneo …

  3. ciao il mio caso è un po particolare vivo una esistenza famigliare diciamo di compromesso che io non riesco ad accettare perche’ per principio l’unione deve esserci anche per trasmettere ali figli quei valori che sono importanti nells vita come onesta’ e fedelta’non riesco comunque a avere dalla parte della moglie riscontro positivo io porto tanta pazienza e non so cosa portera’ questo ,la situazione mi porta ad avere ansia e depressione.io sto andando verso la pensione e vorrei vivere i miei anni bene ho corso tanto.inoltre ho paura per anche le diverse vicissitudini della vita a essere incerto della nostra relazione.perche’ mi da troppi impedimenti.vorrei anche troncare ma ho paura perche’ ho vissuto gia’ qualche mese da solo e non riesco.on

    • Ciao, a volte le circostanze della vita sono più complesse e complicate di quanto vorremmo, soprattutto quando si tratta di affetti.
      Ricordati però che non scegliere equivale sempre a fare una scelta, o lasciare che qualcun altro la faccia per te.
      Un abbraccio di luce 🙂

  4. sono davvero sorpresa dal fatto che tante persone che pensano di essere sole perche depresse ,hanno invece tanto da condividere con tante persone e si e strano come un male che ti divide dalla vita possa,grazie a un sito internet,unirti con cosi tante persone .ho avuto una vita a dir poco burrascosa ,non sono stata un esempio da imitare,ma neppure da scartare,ho i miei pregi e i miei difetti.l importante e imparare da essi e farne tesoro,forse in futuro tutto cio mi servira a difendere e capire mio figlio il mio grande amore,un abbraccio a tutti ,sandra

  5. Ciao!è ormai da 3 anni circa che il mio cane nero mi assale!mi serve urgente aiuto.il problema nasce a causa della scuola.faccio una scuola che a me intendo solo me prende tutta la giornata senza lasciarmi tempo,nn ce la faccio piu.a volte i risultati nn corrispondono a ciò che mi aspetto e questo mi abbatte tantissimo.queati fatti legati ad altri problemi famigliari mi portano a volte anche a piangere o lacrimare,mi serve assolutamente aiuto.faccio un esempio(se oggi devo studiare mi sento molto triste gia da quando mi sveglio e nn cambio umore per tutta la giornata).voi cosa mi dite dovrei parlare con un adulto?dovrei reagire e rendermi conto che ho toccato il fondo e che adesso è il momento di reagire?

    • Ciao Ahsan,
      sentire di toccare il fondo spesso è il motore necessario per reagire.
      Puoi rivolgerti al consultorio giovani della tua città e chiedere un colloquio con uno degli operatori, in questo modo potrai sfogarti e ricevere consigli in un ambiente sicuro e con persone specializzate.
      Fammi sapere come va 🙂
      Un abbraccio di luce

  6. ciao mi chiamo firdaws ho 18 anni. sono di origine marocchina ma ho aperto gli occhi qui in Italia.
    l’anno scorso pesavo 60 kg e in 6 mesi sono arrivata a pesare 45 kg. no so come ho fatto ma ho perso 15kg in poco tempo. cio mi ha causato molti problemi di salute ma non solo anche a scuola ho iniziato ad andare male. cio ha comportato la mia bocciatura. ero molto legata alla mia classe con loro stavo bene, mi hanno sempre aiutata nei miei momenti più difficili; eravamo come una famiglia insieme, ma adesso mi ritrovo in un’altra classe priva di amore,, mi sento sempre sola e persa nel vuoto nessuno ti da importanza, ci sei o non ci sei non fa ne più ne meno. nella mia vita non ero abituata così e questo fatto mi spiazza e non mi lascia andare avanti. a scuola vado sempre con il magone ed ho paura. la solitudine è una patologia che uccide tutte le cellule del mio corpo giorno dopo giorno. non riesco a sopportare il mio stato in cui certe volte dico che preferisco non vivere più perchè il mondo che mi circonda non vale nulla. sono arrivata al punto di lesionarmi e farmi del male ma grazie ad una cara persona quel problema l’ho eliminato. non so se ritenermi in depressione o meno e solo che non riesco a trovare delle risposte a ciò che ho dentro. avrei molto bisogno del vostro aiuto. grazie 🙂

    • Ciao Firdaws,
      mi dispiace molto leggere la situazione che stai vivendo in questo momento.
      La solitudine fa molto male.
      Vedi ancora i tuoi compagni di prima? Potresti organizzare delle sessioni di studio con loro e delle uscite fuori dall’orario scolastico.
      Cosa rende la tua nuova classe diversa da quella prima?
      Con chi potresti fare amicizia tra tutti i compagni? Quello/a che ti sembrano più aperti? Cosa puoi fare per avvicinarti e creare un rapporto con loro?

      È anche molto importante che tu ti rivolga ad una figura esperta che possa starti vicino e consigliarti in questo momento difficile.
      Puoi rivolgerti al consultorio giovani della tua città e chiedere un colloquio con uno degli psicologi, in questo modo potrai sfogarti e ricevere consigli in un ambiente sicuro e con persone specializzate.
      Fammi sapere come va 🙂
      Un abbraccio di luce

  7. MI CHIAMO ORNELLA HO 55 ANNI DIABETICA DA 28 INSULINO DIPENDENTE SONO IN CURA DA 5 MESI PER UNA DEPRESSIONE,FACCIO GIORNI BELLI E GIORNI A PIANGERE.VORREI USCIRE DA QUESTO BUIO.MA NON RIESCO ANCORE.FACCIO FATICA AD USCIRE DI CASA.CERTE VOLTE PENSO COSA FACCIO QUA’ ,MA PER FORTUNA HO MIO MARITO CHE MI STA VICINO.SE QUALCUNO NE E’ USCITO,VORREI QUALCHE CONSIGLIO.GRAZIE

  8. MESSAGGIO INVIATO IN NOME E PER CONTO DEL SIG. CARLO
    ANNUNCIO VERITIERO E VERIFICATO: AIUTIAMOLO
    Mi chiamo Carlo ho 52 anni..Divorziato con figli . Un mese fa sono stato licenziato dal posto di lavoro. Ero un addetto alle pratiche e guadagnavo 1200 euro al mese. Casa in affitto, condominio, gas, luce e mangiare. Ora sono in strada . Ho avuto lo sfratto e dormo in auto, la mia ex moglie non mi aiuta anzi ha chiesto al Tribunale dei Minori di togliermi la patria podestà dei figli e di ridurre il diritto di vista poichè non ho più una casa dove ospitare i miei figli e perché non devono stare, con un padre che dorme in un auto ormai dismessa e vecchia, che si lava a casa di un amico e mangia alla Caritas. La mia ex moglie vieta i ragazzi di incontrarsi con il sottoscritto poichè sono un poveraccio e i ragazzi devono vergognarsi di avere un padre così. . Nonostante le mie preghiere, sono andato in ginocchio a casa dei proprietari, dei direttori della Società-Ditta dove lavoravo, ma come risposta mi è giunta la lettera di licenziamento. Non posso fare cause giudiziarie del lavoro perchè non ho soldi. In un momento mi sono ritrovato senza nulla con i figli che si vergognano del padre e che il padre si vergogna di uscire e di farsi vedere per strada. Ho tentato il suicidio ma vigliaccamente non ci sono riuscito. e per questo mi sento un uomo del nulla, un NON uomo. E’ superfluo dire che ho tanti debiti. Ho chiesto soldi agli usurai per evitare lo sfratto e alla fine ho dovuto restituire interessi pazzeschi e una volta ho ritardato e sono stato picchiato. In ospedale ho dovuto fingere di essere caduto durante un allenamento fisico ( mi hanno rotto una costola) e tre dita della mano. Quindi ho dovuto pagare fino a ridurmi a un povero disgraziato. Ora mangio una volta la giorno alla Caritas e resto tutto il giorno chiuso in un garage di un amico che purtroppo non si trova in condizioni economiche tali da aiutarmi. Alle ore 13 di ogni giorno esco di nascosto e cercando di evitare gli sguardi della gente vado alla Caritas e poi torno e trascorro le giornate a leggere. Soffro di attacchi di panico ,e a volte non riesco più a stare solo neppure per andare alla Caritas, devono accompagnarmi altrimenti non vado. La mia vita è finita. Con la perdita del posto di lavoro la mia vita è finita. Ho chiesto un sussidio o un contributo ma non mi è stato concesso perché non vale la pena di aiutare un poveraccio come me. La notte prima di dormire mi auguro una santa morte così forse vivrò in pace. Cerco qualcuno che mi aiuti a morire. Ho invidiato il giornalista che veniva ucciso in Iraq, al suo posto sarei stato contento di morire così ero lontano da questo inferno. Forse mi trattengono solo i figli anche se io non valgo nulla per loro ma il cuore di padre ama sempre i propri figli. Penso però che se io non ci fossi loro vivrebbero meglio. Cerco aiuto in modo da fare una vita dignitosa con tanta umiltà. Scrivo l’annuncio da un mio ex collega di lavoro e lui mi offre il suo conto corrente dove se qualcuno vuole può versare qualcosa anche 10 euro. Ho scritto il mio indirizzo di posta email per comunicazione così vi dico dove dare anche un euro. Non ho un telefono cellulare non posso permettermelo. Oppure cerco qualcuno che si offra di uccidermi fingiamo un incidente un qualcosa ma aiutatemi a uccidermi. Io sono un vigliacco non riesco a farlo.
    carlo.orvieti@gmail.com

  9. Ciao, il tuo articolo mi e’ molto di aiuto. Da poco tempo ho accettato di avere qualche forma depressiva. In verita’ dopo una brutta storia sentimentale ho avuto ennesima ricadut. Dopo dodici mesi di conversazione interna, io e me stessa, mi sono detta che non volev continuare ad alzarmi tutti i giorni, chiedendom “ma quando muoio, cosi non soffro piu!” E cosi ho deciso di curarmi. Non dico che sta da favola ma non mi chiedo piu queste cose spiacevoli. Non ho trovato ancora quale sono le cose che mi danno soddispazioni nella vita, tutte quelle vecchie ormai non mi danno piu gioia. Mi devo dare alle sperimentazione di altro speo di trovrle a piu presto. Ma intanto sto meglio. Avevo sempre rifiutato che i miei periodi buii potessere il sintomo di un malessere cosi, comune.
    ho sempre pensato che fosse la mia eccessiva sensibilita, eccesso di empatia, fossero gli imputati maggiori invece, e la scarsa conoscenza di me, che mi ha reso cosi. Ho sempre preso decisioni che alla fine mi rendevano infelice! Per troppa fiducia in me stessa, trascurando la conoscenza dei miei limiti.tralasciando in cantina le mie doti naturali. Ma ormai il passato e andato. Ed adesso conta quello per cui mi sento felice di fare. Quando lo scopriro’!

  10. Ciao, io soffro di depressione da anni. Ora però mi sembra di andare sempre più giù… per anni mi sono appoggiata agli altri per colmare i miei vuoti emotivi, ora sono sola da tanti anni (7), non riesco ad avere una relazione (nell’arco di questo tempo ho avuto un paio di brevissimi flirt)… non riesco a dare un senso a quello che faccio, mi mancano le energie (nonostante mi sforzi tantissimo), ho problemi ad instaurare qualsiasi tipo di relazione con gli altri, sono sfuggente, non approfondisco mai… mi rifugio nella mia solitudine, ovviamente insoddisfacente… mi sento sempre più sola e faccio pensieri di morte. Finora ho cercato di sdrammatizzare, visto che la mia depressione si manifesta con sbalzi di umore, che alternano periodi di buio a periodi di grande energia e voglia di nuovi inizi. Ora però sto veramente male – nonostante le psicoterapia, che mi ha dato delle consapevolezze razionali, ma emotivamente mi sento sempre peggio. Ho tanta paura. Sto allontanando anche quelle poche persone che sembrano volermi bene.

  11. Ciao sono Cristina, sto attraversando la seconda depressione della mia vita. la prima l’ho avuta circa 16 anni fa mi ha fatto molto soffrire e la mia condizione ha fatto soffrire chi mi stava vicino (mio marito e la mia famiglia di origine). ho avuto pensieri suicidi e ho anche provato a metterli in pratica. ne sono uscita con l’aiuto di un medico e di medicinali. tutto sembrava andare bene, invece ora mi trovo ad affrontare di nuovo questa sofferenza. mi sento confusa, inaccettata da me stessa e anche dagli altri e soprattutto mi sento sola e non compresa. sto riandando dal medico e sto riprendendo medicinali ma non mi pare di stare meglio. anzi ora ho anche una profonda insofferenza nei confronti di chiunque, e il mio umore ha continui sbalzi. vedo il mio futuro con ansia e paura di diventare cronica e di non uscire più da questo tunnel.

  12. Salve a tutti, sono un ragazzo di 20 anni e soffro di pensieri suicidi e depressivi da quando avevo 15 anni, sebbene la mia condizione si sia acuita circa un anno fa, con l’inizio della mia carriera universitaria.
    Mi sono sempre chiesto il perché delle cose, ma non trovando mai risposte definitive sono da sempre in crisi.
    Già alle superiori ebbi due forti traumi affettivi assistendo alla morte prima di un mio caro amico (per un incidente) e un mese dopo a quella di mia cugina (per droga).
    Sebbene non fossi riuscito prima a interiorizzare ed elaborare quei lutti, solo ora sto constatando quanto mi abbiano scosso sul versante affettivo: è circa 4 anni che porto avanti un rapporto turbolento se non morboso con una ragazza, poco constante e dettato da volontà labile e appiattimento affettivo.
    Un profondo senso di insicurezza e labilità della vita mi ha portato a faticare nel scegliere quale carriera lavorativa intraprendere, scegliendo dapprima un corso universitario a Bari di economia e commercio ( al fine di rendermi fiero alle aspettative dei miei genitori) e cambiando d’improvviso a metà del primo anno.
    Ora sono iscritto a lettere, perché ho accettato di fare ciò che mi piace, ma nonostante tutto la mia vita oggi è tutt’altro che tranquilla.
    Forse perché mi sono ritrovato fuori dal mio ambiente familiare, con l’ambiente universitario ho sperimentato prima un profondo senso di estraniazione che ha acuito la mia depressione.
    Prima bevevo abbastanza ogni giorno, cambiando corso ho un po’ diminuito.
    Sono perennemente stanco, demotivato e in crisi per un avvenire collettivo ( vedi i nostri modelli di consumo e l’economia globale) e individuale ormai privo di ogni colore. Ammetto di esser anedonico, nonché di presentare un disturbo bipolare per cui irrompo in momenti di forte espansione e positività che un attimo dopo mi disgustano profondamente. Ho difficoltà a dormire, a impormi dei compiti quotidiani, a concentrarmi sullo studio perché mi sento sempre inspiegabilmente distratto.
    L’aspetto forse peggiore della mia condizione è che mi sento contornato da afasici, ovvero da persone incapaci di comprendermi e comunicare con me, per cui non provo neanche a disvelargli me stesso e le mie crisi suicide che mi serbo dentro e mi inghiottono sempre più a fondo.

    • Ciao Stefano, grazie per averci raccontato la tua storia.
      Chi potrebbe essere una persona con cui provare ad aprirti? A volte semplicemente permettersi di parlarne ed essere ascoltati aiuta.
      Cosa desideri dalla tua vita e dal mondo? Chiarire lo scopo o semplicemente il tipo di vita che vorresti nel profondo può essere una bussola in questo mondo sempre più confuso.
      Hai pensato a parlare con un professionista del settore, come uno psicologo o terapeuta?
      Fammi sapere, resto in ascolto.
      Un abbraccio di luce

    • Ciao Stefano, mi chiamo Leonardo e anche io ho 20 anni. Mi ha colpito la tua storia perché mi rivedo in quasi tutte le tue parole, a parte la fase dei corsi universitari perché io non vado all’università. Anche io fatico ad esporre i miei pensieri a gli altri, fatico a pensare che gli altri mi possano capire e preferisco tenermi tutto dentro. Se ti va possiamo parlarne via mail, se hai voglia contattami alla mail:
      folletto14@live.it

  13. La ragazza con cui stavo mi ha lasciato di punto in bianco, senza troppe motivazioni e lasciandomi mille interrogativi, dice che mi vuole bene ma non è più innamorata.
    Sono tre settimane che mi ha lasciato ma il dolore invece di affievolirsi aumenta ogni giorno, ho attacchi di panico, stati di ansi, non riesco a dormire, ho perso l’appetito e ho perso interesse per tutto, a volte penso che morire sarebbe l’unica via per stare meglio.
    Sto andando da qualche mese da uno psicologo il quale dopo la rottura mi ha consigliato uno psichiatra che mi ha prescritto una cura farmacologica…
    Mi sembra impossibile di essermi ridotto così, a fumare 20 sigarette al giorno e dover assumere farmaci…la cosa che mi fa più soffrire è vedere che la persona che mi ha amato tanto adesso è fredda e distaccata ed ho paura di aver perso la donna della mia vita…non riesco a vedere un senso e un motivo per riprendermi e non so come fare a rialzarmi, ogni giorno è peggio del precedente e ho paura di non riuscire mai a farmene una ragione.
    Palo

  14. Ciao, mi chiamo Federico e ho 22 anni. E’ da circa un mese e mezzo che soffro di depressione. Mi sento male, e ogni giorno che passa va sempre peggio. Non ho più stimoli, è come se vivessi perennemente nell’ombra, tutto quello che mi circonda faccio fatica a riconoscerlo, la mia casa, i miei genitori, la mia ragazza, i miei amici. Prima non ero così, ero un ragazzo pieno di vita, pieno di stimoli e voglia di vivere. Da piccolo ho dovuto affrontare una malattia molto grave, e quando pensavo che tutto fosse finito, ho dovuto affrontare anche una ricaduta, ma grazie a queste esperienze passate, ho capito che la vita era una cosa straordinaria, un dono che ci è stato dato e che non bisognava darlo mai per scontato. Ora però non riesco più a vedere la vita come la vedevo fino a poco tempo fà. Oggi ho preso appuntamento con uno psicoterapeuta, ma questo non mi da sollievo, perché non nutro più speranza in niente, non riesco a pensare che una persona mai vista prima possa darmi una mano a rimettermi in piedi. Inoltre oggi ho iniziato a prendere uno psicofarmaco (citalopram), ho aspettato qualche giorno prima di prenderlo perché non volevo assumere altri farmaci (dato che in passato ne ho presi tanti) ed anche perché in questa cosa non nutro troppe speranze, ho paura che possa manipolarmi la mente e peggiorare la situazione, ma nonostante queste idee l’ho assunto lo stesso e subito dopo mi sono sentito debole, ancor più di quanto non mi sentissi già, mi sono sentito sconfitto!. Ogni tanto cerco di convincermi che tutto andrà meglio, ma è una battaglia persa già in partenza, il dolore che sento dentro è troppo forte da fronteggiare. Vorrei tornare quello di un tempo, quel ragazzo che anche se non faceva niente era felice perché era vivo. Se avete qualche consiglio da darmi è ben accetto, soprattutto riguardo agli psicofarmaci e alla psicoterapia. Grazie di tutto in anticipo, ed auguro a tutto coloro che stanno come me di tornare ad essere felici e di godersi la vita. Un in bocca al lupo a tutti quanti. buona giornata!

    • Ciao. Mi chiamo Federico ed uo la tua stessa età. Ho subito il tuo stesso problema e ne sono uscito con forza e rigore. Sarei lieto di aiutarti 😉

  15. Buongiorno sono stata sempre un tipo ansioso ho avuto nel 2000 attacchi di panico che con una cura mi sono ripresa. Purtroppo stò attraversando un periodo nero. Sono fidanzata da 4 anni e la ns storia è stata sempre litigiosa sono successi troppi eventi anche con la sua famiglia tanto che quando mi capita di vederla mi sento veramente male non ci sto bene mi metto angoscia. Sono rimasta incinta tutta la gravidanza sono stata male nervosa paura angoscia. Lui non lavora e mi sono sentita addosso il carico di tutto. Sono andata a vivere a casa dei suoi inizialmnente ed è stato terribile peggio di vivere in un incubo. Poi ad un certo punto sono andata via sola e sono andata in affitto con la bambina che nel frattempo è nata. Ora viviamo in una casa che hanno potuto fare i miei genitori ed il mio compagno l’ha ristrutturata. A distanza di tempo mi sento male ora credo di avere una depressione elevata per tutto accumulato non ho voglia di fare nulla ho vertigini sono sempre imbronciata penso sempre negativo ho pensantezza in testa e negli occhi. Ho la testa sempre piena stanca mi da fastidio la luce, piango ho sudorazione respiro affannoso ogni tanto e lo stomaco sottosopra. Ho pensato anche di farmi una tac in testa ma ho evitato. Vedo gli altri che stanno bene e mi chiedo perchè anche io nn stò così dato che ho una splendida bambina ma sono mi sento troppo carico sola addosso. Ora ho iniziato a fare sedute dallo psicoterapeuta ma iniziaerò anche a prendere dei farmaci perchè da sola nn riesco ad uscirne. Avete anche voi avuo una esperienza simile? Ho bisogno di aiuto

    • Ciao sara, il consiglio numero uno che voglio darti e’ prima di tutto di non guardare gli altri se sono felici o no ecc, in fondo nessuno di noi è immune da piccoli o grandi problemi e le persone che a te sembrano senza pensieri magari ne hanno e anche tanti. Quello che non mi stancherò mai di ripetere a tutte le persone che come te attraversano periodi terribili (e credimi so bene di cosa parli e come ci si sente inadeguate in tutto) e’ di pensare e concentrarsi su se stessi, a partire dalle piccole cose, la soluzione a tutto si trova sempre dentro di noi, basta volerla vedere realmente, accettarla anche se non ci piace, spesso inconsciamente sappiamo perfettamente quale e’ il problema ma ci creiamo una specie di scudo e non vogliamo vedere, non vogliamo ammettere con noi stessi il problema, non è una reazione ragionata, succede e basta, una vocina ci suggerisce ma noi non la ascoltiamo fino a quando la voce riesce a rompere il silenzio e allora tutto appare chiaro. Ascoltati, presta attenzione a ciò che la vocina dice a sara. Sono sicura che sei una persona stupenda e meritevole di stare bene e questo la vocina lo sa, cura te stessa, coccolati, ascoltati, amati, perdonati se ne sentì il bisogno, sfogati, sii te stessa sempre, emergi e soprattutto vivi, vivi ogni giorno cercando anche nei problemi il lato positivo. C’è sempre un nuovo giorno con un nuovo sole o una nuova nuvola, ma tu hai la forza dentro per affrontare tutto, puoi farcela. Sinceri auguri e bacio alla bambina.

  16. Salve a tutti… da quasi un anno purtroppo soffro di depressione…ho 26 anni ed è come se la mia vita fosse finita prima ancora di cominciare… Questa situazione è nata improvvisamente o meglio a causa di un forte stress, fino a quando decisi immediatamente di andare da uno psicologo… Ho iniziato subito una terapia, mi stavo riprendendo ma poi nel corso di quest’anno sono successi tanti episodi spiacevoli come la morte di mia nonna,la malattia di mio padre e il distacco dopo 4 anni con il mio ragazzo… ecco, l’ultima situazione presentatasi mi ha stroncato le gambe e ora ho crisi di pianto, di ansia, non voglio uscire di casa, ho sempre forti mal di testa e la sensazione di ritrovarmi da un’altra parte…confusione a mille… per non parlare dei cattivi pensieri che mi attanagliano la mente..soffro anche di attacchi di panico… Ci sono giorni che mi sveglio e dico che non ne uscirò, altri invece dove penso che posso farcela…oggi sono nella situazione in cui non vorrei nemmeno alzarmi dal letto. Mi spiace vedermi così…ero tutt’altro tipo di persona e mi dispiace molto per la mia famiglia, soprattutto per mia madre che mi vede in questo modo. Una sola cosa dobbiamo fare: accettare la situazione e soffrire… far uscire tutto il dolore che abbiamo dentro…sono sicura che passata questa esperienza ne saremo più forti… Non prendo alcun tipo di farmaco perchè so che la nostra mente è più forte di ogni cosa…non diamoci per vinte…chi purtroppo non ci è passato non può capire. Quando sentivo le persone parlare di questa patologia era incredula… adesso vi assicuro che posso confermare al 100% il dolore e l’angoscia che si prova…come se avessimo perso improvvisamente tutte le persone care attorno a noi. mi dico e vi dico: forza e coraggio… ce la faremo.

    • Ciao Anna,
      ci sono periodi bui nella vita che sembrano non finire mai.. ma anche la notte più buia si conclude con l’alba.
      Ti siamo vicini e come dici te,sí ce la farai! La mente è più forte di ogni cosa 🙂
      Un abbraccio di luce

    • Ciao Anna, c’è la farai, ne sono sicura, non so dirti quando e come ti scatterà quella che io chiamo “la molla” ma succederà, io ne sono una prova vivente, sono scesa all’inferno e risalita, sono rinata e sbocciata come un fiore tenace in un vaso che credevo ormai morto, hai mille motivi per riuscire, il primo sei tu che sei importante per te stessa e per gli altri. Ti porgo la mia mano invisibile ma presente e ti abbraccio. Ciao.

  17. ciao..sn Maria..ho 30 anni..madre di due figlie di 8 anni e 10 mesi ed uno in attesa da due mesi..e sto soffrendo tantissimo!sn sempre stato un soggetto ansioso,ma da quando ho scoperto di essere nuovamente in attesa..un tormento insopportabile mi sta logorando l’anima..ho la sensazione di lottare ogni secondo contro la morte..svolgo la mia vita senza trovare pace ed ho paura che questo stato nn mi passi piu’!la psicologa mi ha consigliato dei rimedi omeopatici..che pero’nn mi hanno aiutata..ora il mio ginecologo mi ha consigliato di pensare all’aborto per potermi poi curare con psicofarmaci…sn disperata..nn so’che scelta fare…il pensiero dell’aborto mi fa’pensare ad un abominio..ma se non sto bene come posso prendermi cura delle mie altre due figlie?!

    • Ciao Maria, capisco che la situazione in cui ti trovi è davvero delicata e dolorosa.
      Prova a chiederti cosa ti tormenta a tal punto? Quali sono le radici profonde dell’ansia che provi?
      Cos’è che ti spaventa davvero?
      Come puoi superarlo? Di che risorse hai interne e/o esterne hai bisogno?

      Chiudi gli occhi e fai un respiro profondo. Ascoltati mentre inspiri profondamente ed espiri lentamente. L’aria che ossigena il tuo corpo e dona un pace alla mente. Concediti il tempo per ascoltarti nel profondo e lasciare andare la paura,l’ansia per ritrovare il tuo equilibrio.

      Ti consiglio di cercare un secondo parere, prova a rivolgerti a un secondo psicologo che ti aiuti a trovare dentro di te la forza e la serenità per fare la scelta giusta per te.

      Un abbraccio di luce

  18. I consigli sono perfetti, sono uscita dalla depressione ormai da 10 anni, mi sono arrovellata e tormentata per un sacco di cose fino a quando un giorno mi sono come svegliata ed ho visto nello specchio la vera me stessa, ho buttato le pillole e le gocce e ho iniziato a vivere e soprattutto a pensare di più a me, non è egoismo volersi bene e’ un dovere e un diritto, amare se stessi e non permettere a nessuno di manipolarci e di farci seguire idee e progetti che non sono i nostri e’ la cosa fondamentale per riuscire a risollevarsi. So che chi ha sofferto di questa malattia e’ più esposto a ricadute e sto molto attenta a dire basta se qualcosa mi disturba, ho imparato a dire no anche quando tutti si aspettano un si, ho imparato che sono una persona che valgo e che ho diritto di essere me stessa e non ciò che gli altri volevano che fossi. Amo la vita, attimo per attimo, ogni giorno ne succede una e non sempre e’ qualcosa di piacevole ma ho imparato che tutto serve, anche un dolore o un disguido, esco e sono me stessa, nel bene e nel male. Non è facile e non è una passeggiata uscire dalla depressione ma si può, si può e si deve, per noi stessi, solo per noi stessi e poi per gli altri. Amati, uomo donna ragazzo o ragazza che stai leggendo amati sempre e cmq ama i tuoi difetti e vedrai che dopo un po’ non li vedrai neanche più. Amatevi.

      • ciao Dada.. hai già provato a seguire i punti dell’articolo?

        Puoi rivolgerti anche a uno specialista della salute, al tuo medico di base o a uno psicologo per essere accompagnata in questo percorso verso la felicità 🙂

        Un abbraccio

      • Ciao dada, un passo per uscire dal tunnel della depressione lo stai già facendo, il tuo ammettere e prendere coscienza di aver bisogno di aiuto e’ già una dimostrazione di volontà di trovare una soluzione,un chiaro segno che vuoi fare qualcosa per te, per te e di conseguenza per il tuo bambino che ha bisogno e diritto ad avere una madre serena. Dada guardati allo specchio e osserva oltre ciò che vedi, non fermarti ad un immagine che di sicuro in questo periodo non sarà esattamente quella che vorresti, guarda la vera dada, una donna, una persona capace, intelligente, ricca di qualità che sono proprio li, oltre l apparenza, oltre ogni angoscia, dada e’ lì con te, dada ti vuol bene, amala e proteggila, il velo della depressione e avvolge tutto ma tu guarda oltre, dai a te stessa una possibilità, puoi farcela ne sono sicura, fatti aiutare ma più di tutto aiuta te stessa, aiuta la vera dada…..sono sicura che puoi riuscirci. Un abbraccio a te e al tuo bimbo.

      • cara dada ti capisco e vorrei tanto aiutarti ,ma nessuno puo tirarti fuori da questa situazione se non la tua forza interiore e il tuo istinto di sopravvivenza che tutti abbiamo anche se nascosto.cerca solo di non riversare i tuoi momenti di smarrimento sul tuo bambino.perche potresti spezzare anche il suo equilibrio oltre al tuo.so che e difficile e che piu si prova a non voler dare dispiacere alle persone care,piu ci si sente con un ansia tremenda .se non ti dispiace vuoi raccontarmi quando hai iniziato a soffrire di depressione?forse posso aiutarti

      • ciao dada ,mi dispiace molto per quello che ti e successo,conosco molto bene la sensazione di solitudine è terrore che si provano quando si finisce nel vortice della depressione,posso dirti pero credi in te so che e difficile ma devi solo tirar fuori l’ istinto alla sopravvivenza che tutti noi abbiamo nel profondo,se ti fa piacere parlarne di piu io sono qui,un amica.

    • Ciao Elisa, ho letto con interesse le tue parole, Il “male oscuro” toglie tutte le forze, e ci si sente colpevoli, soprattutto quando si ha un lavoro, un marito e i propri cari soffrono perché vorrebbero vederci “più forti”. Bisogna volersi bene, è vero, bisogna pensare forse più a se stessi che agli altri, ma la paura di affrontare “il nuovo”, il “diverso” è tanta, soprattutto se ci si sente soli. Si provano senso di fatica e di demotivazione nelle attività di ogni giorno, mentre ci si vorrebbe sentire “normali”. Bisognerebbe ascoltare fino in fondo il nostro dolore, ma non è facile cambiare rotta, dopo che si sono raggiunte alcune certezze. Ma “il male oscuro” è impietoso, e continua a chiederci risposte.

  19. Ciao, ho letto le storie qui sotto e non entro nemmeno in dettaglio perché la mia storia è uguale a quelle degli altri, ho avuto due-tre anni molto difficili con lutti e relazioni dannose e persone che mi hanno tradito umanamente e mentito e lasciato, e adesso sto così.
    La mia domanda principale è questa: io posso anche immaginare che questo supplizio finisca, ma mi pare che l’unica possibilità alternativa sia diventare una persona cinica e piena di odio verso tutti… come se la scelta necessaria sia tra prendersela con me stessa (quindi essere sempre triste) oppure aggrapparsi all’unica cosa che mi dà energia, che è odiare a morte (ma proprio con delle rabbie infantili, bambine, che non credevo nemmeno di poter provare) tutte le persone che in questi anni mi hanno presa in giro, e tutte le persone nuove che dovessero entrare in futuro, perché sicuramente anche loro mi faranno del male e basta.
    Ho fatto 8 mesi di terapia, la mia dottoressa diceva che sono forte e che ho tutte le risorse, mah sarà, dopo l’ennesimo lutto avevamo concluso che c’era poco da fare, che il lavoro era stato fatto e l’unica cura sarebbe stata il tempo, ma io sono terrorizzata, mi sembra di conoscere solo gente sadica e approfittatrice che mi vuole rovinare la vita, è come se tutti gli stronzi venissero a cercare me col lumicino perché si vede lontano un miglio che sono debole e una preda facile… anzi come se io stessa fossi tanto indifesa che tiro fuori il peggio delle persone, è come mettere un bersaglio sul muro e dire agli altri: “spara”. E allo stesso tempo mi accorgo di stare diventando paranoica perchè vedo il male e la voglia di ferirmi in chiunque, anche dove magari non c’è.
    Una volta avevo fiducia negli altri, era anche uno dei lati del mio carattere che avevo costruito e che amavo, possibile che adesso l’unica soluzione sia diventare una cinica stronza piena di odio e di rabbia? (magari non depressa ok…)

    • Ciao Lucy2,

      c’è una frase molto bella che racchiude un modo alternativo per reagire e scegliere di affrontare quello che ti è successo in modo diverso e più sereno per te :

      “È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito.

      È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttate via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto.

      Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio.”

      La prima a crederci devi essere te 🙂

      Un abbraccio di luce,
      Diletta

    • Si potrebbe costruire una comune di persone che vogliono lottare e che con gentilezza si aiutano l’un con l’altro di gente che da del suo serpente ma che attraverso l amore e il disegno di un nuovo modo colora la sua tristezza con rispetto del suo male. Io ho 50 anni e sono padre di una dolcissima creatura di venti anni capace di vedere quello che io non posso vedere solo che raramente la gioia lo accompagna. Mio figlio è depresso da due anni e vorrei che questo stato scomparisse vorrei che la depressione non esistesse più in lui e in tutti gli esseri viventi. Se volete io faccio il prof di cucina e mi è sempre piaciuto ridere alla vita se posso esservi utile mi fa triste il cuore a sapere che questo sia il male di tanta brava gente e a voi tutti vi mando un abbraccio dal profondo dell’ anima.

  20. Tra me e me so di essere depressa e sono convinta che nonostante io sono brava a nascondere il mio stato ormai la percepiscono anche gli altri. Se dovessi dare un nome alla mia depressione non so cosa scegliere, ma io mi vedo come nel punto dove scoppia una bomba atomica e distruge tutto intorno a me, senza darmi la minima possibilità di vedere una via d’uscita, un qualcosa a quale aggrapparsi, sognando semplicemente che da qualche parte possa intravedersi un angolo del cielo sotto tutta quella nebbia di fumo scura, quale diventa ogni giorno sempre più pesante. A volte riconoscere ed essere consapevoli del fatto che si è depressi non significa il primo passo verso la guarigione, e tanto meno quando nel momento in quale riesci a trovare il coraggio di dire al tuo medico “sono depressa” ti senti dire “dai su che la vità è bella”. Sarà, ma non per me!

    • Ciao Semplicemente Liliana,

      sono d’accordo con te, la consapevolezza può essere il primo passo verso la guarigione se scegli di usarla per te stessa e per accettare questo momento della tua vita.

      Puoi sceglierlo anche se a volte non è semplice ed è necessario passare attraverso una fase di forte dolore.

      Se il tuo medico non riesce a capire quanto coraggio ci vuole per ammettere di stare attraversando un momento di depressione ti posso consigliare di consultare un altro specialista che ti possa essere di maggiore d’aiuto e supporto.

      Ti auguro di scorgere presto la tua via d’uscita 🙂

  21. Ciao a tutti! Io convivo con questa brutta bestia da 12 anni e non ne posso più. All’inizio non avevo nessuna intenzione di prendere psicofarmaci o antidepressivi, credevo di farcela da sola e invece…mi sono dovuta arrendere e ho cominciato una cura di antidepressivi. I primi anni mi sembrava di essere rinata, poi sono ricominciati gli attacchi di panico, la depressione e tutto il resto. A quel punto ho pensato “per soffrire con i farmaci, tanto vale smettere e soffrire comunque”! Ora non prendo più niente da un mese circa ed è sempre peggio, mi sento talmente fragile che ho paura di avere un crollo emotivo da un momento all’altro. Ho paura di qualsiasi cosa e non riesco ad affrontare nulla, vorrei fare tutto ma non porto a termine niente perchè mi sembra che non ne valga la pena. Non vedo più un futuro per me e non sopporto più di vivere in questo modo,vorrei avere quel pò di forza da poter riemergere da questa situazione del cavolo ma non mi sento abbastanza stabile mentalmente. I miei non ce la fanno più a vedermi così pessimista e depressa e il mio compagno vorrebbe aiutarmi, ma non sa come (figuriamoci io!). Pensare che, chi mi conosce, dice che sono una persona solare (ioooo??), sicuramente lo nascondo bene o vorrei esserlo davvero. In realtà mi sento come Ebenezer Scrooge nel canto di Natale.

    • Ciao Vale,
      grazie per aver raccontato la tua storia e quello che stai passando.
      Non smettere di credere di poterne uscire, ce la puoi fare, magari cadrai ancora ma ti rialzerai più forte e ogni caduta sarà un po’ meno dolorosa della precedente.
      Ti consiglio di cuore di consultare un terapeuta, perchè a volte le medicine da sole possono non essere sufficienti e quello di cui abbiamo davvero bisogno è un esperto che ci dia gli strumenti giusti per affrontare questo cammino.
      Non posso fare a meno di notare le tue scritte tra parantesi.. prenditi cura di te, rivolgiti pensieri pieni di amore e comprensione, il modo in cui parli a te stessa è uno degli ingredienti più importanti per rinascere.
      Chi ti conosce bene ti considera una persona solare.. beh un motivo ci deve essere 😉 comincia a guardarti tu stessa sotto questa prospettiva e vedrai come le cose cambiano giorno dopo giorno.
      Un abbraccio di luce

  22. ciao, io soffro di questo male da tre anni, da quando mio marito mi ha tradita e lasciata.
    credo che quella persona di tre anni fa sia morta e al suo posto viva uno zombie privo di sentimenti, vuoto, come il vuoto che ho attorno e che non riesco a colmare! ho mangiato tanto perche’ sentire la pancia piena era come se facesse meno male al cuore, poi mi guardo allo specchio e non mi accetto grassa! ora a volte bevo, per sentire spegnersi il corpo e la mente. sono seguita da un csm ma non riesco a risalire la china, mi sembra di sprofondare sempre piu’ giu’ ho pure perso il lavoro per colpa della malattia e ho tentato due volte di farmi fuori, mi hanno ricoverata in ospedale e ne ho passate davvero tante, ma sono ancora dentro al tunnell e fa male

    • Ciao Cristina,
      grazie per aver condiviso quello che stai passando e il tuo percorso con noi.
      Capisco che ora ti sembra di essere dentro un tunnel ma ne uscirai. Arriverà la luce.
      Quando meno te lo aspetti starai di nuovo bene e sarai felice. Non smettere di crederci, chiudi gli occhi e immagina come sarà la tua vita, immagina di sorridere ancora, guardati, osserva le nuove persone che avrai accanto e una nuova voglia di vivere che si risveglia.
      Ti consiglio di cuore di consultare un terapeuta specializzato, a volte sono piccoli strumenti, altri modi di vedere e di pensare che possono aiutare il percorso di rinascita.
      Un abbraccio di luce e continua a credere in te stessa.

  23. Io..vorrei solo essere felice..vorrei che sto cane schifoso che mi morde lo stomaco morisse..vorrei essere felice..vorrei smettere di soffrire….non riesco più ad essere felice..ogni giorno ho il respiro pesante..come un qualcosa ke mi comprime e non mi fa vivere..non riesco a essere felice..la mia infelicitá data da questo mondo di merda..mi opprime..e non mi lascia vivere in pace..tutto ciò ke faccio non va mai bene..nulla di ciò ke faccio e amici familiari quello che è sono sempre solo capaci di criticare e giudicare!! E sentirmi dire non sorridi mai..o non prendertela x ste cose..anche se sono cazzate me la prendo..perchè sono stanco..stanco di non essere mai giusto..di nn fare mai nulla di buono..e non capisco xk a me..tutti pensano che io sia felice rilassato tranquillo e invece no..soffro soffro e non dico niente..e niente…smetto di scrivere perchè mi sto solo.sfogando..e so che non riuscirò mai ad uscirne..

    • Ciao Davide, grazie per aver condiviso la tua esperienza.
      Ci sono momenti in cui é dura e la sensazione è proprio quella di non uscirne mai.
      Poi passano, come i peggiori temporali. Ne uscirai, l’importante è che continui a volerlo. Un abbraccio

  24. ciao io il mio cane nero ormai lo vedo sempre vicino a me ,ma non riesco a farne a meno non so perché ma senza mi sento ancora piu’ debole ,forse perché ormai ci sono troppo dentro ciao

    • Ciao Morris,
      chiediti da cosa ti sta proteggendo il tuo cane nero, qual’è il messaggio positivo che porta in sé. Quando lo avrai ascoltato e fatto tuo potrai lasciarlo andare sentendoti forte.

  25. Io ne soffro da sempre in forma lieve, ma non me ne sn mai accorta, nessuno se ne è mai accorto, fino a quando ho avuto un episodio depressivo maggiore qualche mese fa e ho deciso di andare da un medico, e li è iniziato il mio cammino, solo dopo due mesi ha utilizzato per la prima volta la parola depressione e fa male, cominciare a capire di cosa si tratta, ti vedi dal di fuori come non ti sei mai visto, ti senti malato, come non ti sei mai sentito prima, e uscirne sembra ancora più difficile. Il dolore è un bambino che vive dentro di te e ti logora, per vivere ha bisogno di essere alimentato, e tu fai di tutto per far vivere lui e non te stesso, anche se lui fa male. Da dove si può partire per provare a ricominciare, sembra impossibile veramente

    • Grazie per aver condiviso la tua storia.
      Non dimenticare che la depressione non è ciò che ti definisce, ne puoi soffrire per un certo periodo della tua vita, ma non è definitivo.
      Oltre al percorso che già stai seguendo puoi provare a focalizzarti ogni giorno su 3 cose belle per cui sei grato nella tua vita. Comincia a tenere un diario in cui le annoti, giorno dopo giorno, e ti stupirai di come i tuoi pensieri e le tue emozioni positive si rafforzeranno.
      Comincia subito e sentirai che ripartire è possibile.
      Un abbraccio di luce.

  26. Ciao a tutti.. Sono un po’ di mesi che soffro di depressione… Tutto è iniziato quando sono stata mollata dal mio fidanzato dopo una storia durata 7 anni… Sono rimasta sola, senza amici perché gli ho persi tutti… A volte sento un vuoto così grande che mi vengono di brutti pensieri… A volte penso anche di farla finita… Magari lo penso solo perché vorrei sapere se a lui importerebbe… Non so che fare… Non ho nessuno con cui parlare… Piango spesso e mi sento sola

    • Ciao Adina,
      ci sono momenti nella vita in cui si percepisce un grande vuoto che non si sa come riempire. Ma non devi necessariamente affrontare tutto questo da sola.
      Quello che ti consiglio di cuore è consultare uno specialista della salute presso la Ausl della tua zona. Parlare,sfogarsi e buttare fuori il dolore con una persona di cui fidarsi è fondamentale per ripulire e medicare il proprio cuore.
      Noi siamo qui 🙂 un abbraccio di luce

  27. Salve,
    da qualche mese soffro di questo problema secondo me causato da tre o quattro eventi di vita che mi hanno angosciato e si sono sommati, adesso sono nella fase di uscita, ma a volte non mi va di fare le cose, di uscire, potrebbe aiutare un corso di yoga, che tra l’altro ho seguito per circa sei anni ma parecchio tempo addietro (lavoravo circa 12 ore al giorno e ci andavo per rilassarmi e ricaricarmi).
    Grazie in anticipo per un consiglio., i migliori saluti a tutto il Team.

    • Ciao Franco,
      grazie per aver condiviso con noi la tua storia 🙂 Praticare lo yoga ha molti benefici tra cui ritrovare e acquisire una maggiore consapevolezza di sé e centratura nella vita e come scrivi te aiuta a rilassarsi e a ricaricarsi. Siamo d’accordo con te sul fatto che può decisamente aiutarti in questo momento! Ricambiamo i migliori saluti da tutto il Team Omnama 🙂

  28. Ciao sono Roberta e da circa un mese credo di soffrire di depressione nn dormo più la notte ed ho un continuo stato d’ansia…so che nella vita c’è gente che sta peggio di me e so di essere una privilegiata…tutto è cominciato quando nnmi sentivo più adeguata x affrontare l’università…e mi sento di aver sbagliato tutto nella vita e a 26 anni di nn poter rimediare…

    • Ciao Roberta, grazie per aver avuto il coraggio di condividere la tua storia.
      Un incontro con uno specialista potrebbe esserti d’aiuto per chiarire la situazione e lasciare andare più velocemente l’ansia. Ci sono tante situazioni nella vita in cui ci si sente inadeguati o che ci sfuggono di mano e non per questo abbiamo il dovere di sentirci in colpa.
      Accetta queste sensazioni e quando è il momento lasciale andare.
      Tenere un diario dei tuoi successi passati e presenti può aiutarti a ricordare come hai affrontato e sei uscita da altre situazioni..rimediando.
      Perchè si può sempre cambiare il corso della propria storia, soprattutto Oggi,Qui ed Ora.
      Un abbraccio di luce

  29. ciao .io soffro da un pò di depressione sono in cura da un pò di mesi mi ha costretto anche a letto , ho avuto un periodo di miglioramento poi all’improvviso sono ricaduta. Ora prendo cipralex 20gtt faccio Samyr 400,e liposom forte… da circa 20 giorni devo dire non ho più attacchi di panico da una settimana ma il mio umore è sempre giù, sono svogliata, vedo tutto difficile, da premettere che io ero una persona ottimista e sprizzavo energia da tutte le parti… ho ripreso il lavoro, ma in casa ancora non riesco a fare tutto..
    mi sento triste x la paura che nn passerà più….
    grazie x avermi ascoltato

    • Grazie a te per aver condiviso con noi la tua storia. Il percorso da intraprendere può essere difficile ma ogni giorno è un piccolo passo verso la luce 🙂 Provare a tenere nota dei piccoli progressi quotidiani, delle cose belle che ti circondano ti può aiutare a risvegliare quella persona ottimista e piena di energia che è in te 🙂

  30. Ciao a tutti,
    mio padre mi picchiava con la cintura, mi massacrava mi umiliava mi dava dell’incapace davanti ai miei amici.
    Ho passato tutta la vita a stare male perchè non sono stata mai difesa da nessuno. Mia madre diceva che facevo la vittima e che le botte me le meritavo perchè rispondevo male.
    Adesso ho 30 soffro di depressione e non riesco ad uscirne.
    Ho problemi con le relazioni tra amici e con ogni altro tipo di relazione. Sto sempre sul chi và là perché non mi posso fidare di nessuno..sono convinta che appena mi fiderò le persone mi faranno del male.
    Andrò da una specialista. La trovo l’unica soluzione possibile.

    • Ciao Gloria, rivolgerti ad uno specialista è senza dubbio la scelta giusta e l’aver raggiunto questa consapevolezza è un grande traguardo!
      Non mollare mai e lavora sodo fino a liberti dai tuoi traumi e rinascere a nuova vita, perché credimi e credici, succederà.
      Siamo con te 🙂 Il Team Omnama

  31. Salve…ho 23 anni, premetto che non è mia abitudine espormi in questo campo ma pensandoci bene magari un consiglio non sarà del tutto inutile….credo di soffrire di depressione e di attacchi d’ansia che mi creano evidenti problemi e che mi costringono a isolarmi finché non passa, non ho mai consultato un terapeuta a riguardo quindi non so descrivere al meglio la mia situazione….posso dire che da moltissimo tempo così tanto che ormai non ricordo più l’inizio ho sempre una sgradevole sensazione di paura misto sofferenza e dolore che mi accompagna sempre, non mi lascia mai…imparando a convivere cn questo stato interiore ora riesco a “gestirlo” ho degli amici una ragazza, non mi va così male, ma non riesco a liberarmene non riesco a stare bene anche se nn so cosa significhi stare veramente bene. Ti chiedo un opinione e un consiglio.

    • Ciao Luigi, un aiuto prezioso lo puoi trovare consultando un terapeuta che ti possa dare consigli pratici ed efficaci per superare questo periodo.
      Detto questo depressione e ansia sono spesso causati da pensieri ed emozioni spesso automatici. Chiediti in quali situazioni si verificano più spesso e qual’è il collegamento tra la situazione e l’attacco d’ansia.

      Trovare i pensieri alla base di permette di capire da dove nasce la tua paura. E come ogni pensiero, puoi accettarlo, ascoltarlo e lasciarlo andare.
      Ecco un articolo che ti può essere utile https://omnama.it/blog/calmare-ansia .
      Sei molto giovane e meriti di scoprire e di vivere qualsiasi cosa ti faccia stare veramente bene 🙂
      Facci sapere come va e continua a seguirci 🙂

  32. Ciao sono Ivan e penso di essere in uno stato depressivo da molti anni, anche se riesco a nascondere molto bene questo mi stato d’animo. A volte sento l’esigenza di voler far qualcosa di eclatante, tipo buttare tutto dalla finestra, altre di farla finita perchè mi convinco che non ho più nulla da fare per migliorare questa situazione… Ogni volta dico a me stesso che esistono persone che stanno peggio di me eppure non cambia nulla… Male stavo e tale ci rimango… Ho mandato a monte la relazione con la persona che più amavo nella vita per le mie paure ed ansie… Sto lottando per trovare un equilibrio ma mi sto convincendo che forse questa cosa non esiste

    • Ciao Ivan,
      Il consiglio che ci sentiamo di darti è innanzi tutto quello di rivolgerti ad uno specialista,
      depressione e pensieri sul farla finita non sono mai da prendere alla leggera.
      Hai mai provato a scrivere un diario della gratitudine? Focalizzare la tua attenzione sulle piccole cose belle che accadono ogni giorno ti aiuta a vedere quello che di positivo hai nella tua vita e piano piano l’equilibrio arriverà senza bisogno di lottare.
      Siamo con te 🙂

  33. Ciao,mi chiamo Marianna ed ho 36 anni. Sono seguita da una psicologa e da uno psichiatra. Mi sento una nullitá, vivere non ha senso ed ho paura del futuro prossimo. Ho sempre cercato di accontentare il mio compagno,la mia famiglia,i miei colleghi e mi sono ritrovata a vivere una relazione extraconiugale dove rifugiarmi per sognare. Terminata questa relazione,ho iniziato ad avere crisi d’ansia,continuo a piangere e mi taglio. Ho paura di vivere ed ho paura di chiudere la storia col mio compagno cui voglio un bene dell’anima ed ho paura della solitudine e di non riuscire più a sorridere. Amici e familiari continuano a ripetere che bisogna fare delle scelte ma non ho la capacità di operarle…..sono confusa,infelice,impaurita e cosa più difficile da accattare malata.

    • Ciao Marianna,
      stai facendo un percorso molto coraggioso che ti aiuterà a superare la paura che provi ora. Ci sono momenti neri nella vita, ma anche quelli passano. Continua nel tuo viaggio verso la felicità e ricorda che non sei sola <3
      Grazie per aver condiviso la tua storia, un abbraccio di Luce da tutto il team Omnama 🙂

  34. Ciao, sono Nicola. Ho 20 anni soffro di depressione da almeno un anno. Ho sempre cercato di prendere questa cosa al migliore dei modi, se c’è perché non trarne il meglio? Ammetto che non è facile, quest’anno appena trascorso è stato indubbiamente quello più difficile, non brutto, ma difficile. È la prima volta che ne parlo, ho scelto voi perché leggendo i commenti ho pianto. Ho pianto come non facevo da tempo. Tenersi dentro tutto non è certamente la strada migliore e l’ho capito ora. Vi ringrazio di cuore per quello che state facendo. Grazie.

    • Grazie a te Nicola,

      Le tue parole ci hanno realmente emozionato e sono un grande stimolo per noi per continuare ogni giorno a dare il meglio
      ai nostri lettori.

      Sei molto giovane e siamo certi che presto ti guarderai indietro e con il sorriso sulle labbra vedrai questa fase buia della tua vita come una benedizione che ti ha permesso di sviluppare le forze per realizzare tutti i tuoi sogni.

      Infondo per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte 🙂

      Un abbraccio di Luce

  35. Ciao… sn due settimane che ho cambiato numero,x non sentire piu’ nessuno.. sn sposata con una persona che non vuole la mia felicità, prende scelta che mi fanno male e continua a stare sempre con i suoi rendendo felici loro e distruggendo me cn le sue scelte. Ho chiuso anche con i miei genitori perche’ stare lontana da voci loro e della gente mi provoca meno dolore. Il problema e’ che ultimamente mi stanco fisicamente.. anche solo se mi alzo dal letto ,provo dolore alle gambe .. puo’ essere depressione ?

    • Ciao Angela,

      Grazie del tuo commento.

      La depressione si manifesta anche con sintomi fisici come la stanchezza eccessiva, ragion per cui, per prima cosa ti consigliamo di rivolgerti al tuo medico di fiducia.
      Isolarti comunque non è il modo più giusto per stare meglio, anzi, ti sentirai sempre più sola. Le relazioni sono una tassello fondamentale della nostra esistenza in quanto uomini, e per sentirci sereni ad appagati abbiamo bisogno di relazioni sincere.
      So che potrebbe essere difficile ma provare a riavvicinarti alle persone che fanno parte della tua vita potrebbe esserti di grande sollievo.

      Ti auguro tutto ciò che desideri 🙂

  36. Ciao, mi chiamo Nicola ed ho 30 anni. La morte della gente che si getta dal balcone, mi fa stare male. Cioè, anche se mi amo e so che valgo, questa cosa mi incupisce, mi fa soffrire con attacchi di panico, di ansia. Si, nella mia vita sto affrontando un periodo duro : senza lavoro, poche soddisfazione etc, ma sono uno che vuole farcela. Leggo spesso per sapere cosa ho e qualche volta ho fantasie suicide ( non mi piace neanche scriverlo), non perchè voglio mettere fine alla mia vita ma perchè provo empatia per quella gente, immagino cosa significhi, il gesto inconsulto, la follia. Il bello è che non penso di morire in altre maniere che se non in quella del balcone, quindi sarà legato allo shock. Bene. Io non voglio pensare a ciò, voglio essere sereno. Anche io penso che una morte interiore significa rinascita. Consigli da darmi? Grazie.

    • Ciao Nicola 🙂

      Il consiglio che ci sentiamo di darti è innanzi tutto quello di rivolgerti ad uno specialista,
      depressione, ansia e pensieri suicidi non sono mai da prendere alla leggera. Comunque la tua voglia di
      farcela traspare e siamo certi che ce la farai! Siamo con te 🙂

  37. Ciao, vivo uno stato di depressione da qualche mese dovuto al non saper prendere una scelta importante per me e la mia famiglia. Ho ansia e attacchi di panico e pensieri suicidi. La scelta riguarda il cambiare vita, tirarmi via da una situazione sicura ma che non mi soddisfa verso una precaria ma che mi piacerebbe di piu anche se sacrificata. Ma ho tanta paura. Della precarieta del disagio economico del cambuiamento. Cosi e’ esplosa la mia depressione. Che pero probablimente esisteva anche prima ma con una fenomenologia meno acuta… Adesso sto buttando via la scelta per la stabilita… almeno questo vorrei… ma ho paura di fare qualunque passo…

    • Ciao Francesca,

      Grazie di aver condiviso con noi tua storia.
      La prima cosa che voglio dirti è di non sentirti in difetto per questa situazione, hai il grande vantaggio di riuscirne a parlarne e di essere pienamente consapevole della situazione che vivi. In secondo luogo ti consiglio di rivolgerti ad uno specialista e di farti seguire passo passo in questa fase delicata della tua vita. Ogni momento buio della nostra vita è il preambolo ad una nuova nascita, la svolta potrebbe essere vicina non trovi?
      Riguardo la tua scelta volevo invece ci tenevo a dirti che potresti provare a svolgere entrambe le attività per un po’ di tempo, senza per forza metterti di fronte ad un bivio, potresti trovare una soluzione intermedia che ti consenta di mantenere il tuo lavoro sicuro e intanto dedicare ogni minuto libero all’altra attività, che ne pensi? Inoltre mi sento di consigliarti la lettura di questo articolo con la speranza che possa esseri di aiuto:
      https://omnama.it/blog/paura-del-futuro

      Un abbraccio di Luce da parte di tutto il team di Omnama!

  38. Mi chiamo Veronica, ho 16 anni e da circa Gennaio soffro di crisi di pianto e questi stupidi pensieri negativi che ogni giorno mi assillano la mente. E’ diventato impossibile per me andare avanti. Sono sempre stanca, non ho più voglia di fare niente, riesco solo a piangere e a pensare di farla finita. Non riesco a capire come sia potuto accadere, visto che nella mia vita andava tutto bene. Oggi sono andata per la prima volta da una psicologa, e ora mi sento peggio di prima, sono combattuta e ho paura di non uscirne. E’ normale che dopo la prima seduta ci si senta così? sto piangendo da quando sono tornata a casa. Il fatto che potrebbe andare avanti anche per anni mi spaventa. Non so cosa fare, non ho la forza di reagire, non voglio far stare male il mio ragazzo, che per ora mi sopporta. Ma ho paura che andando avanti così tutto crolli. Ho paura anche a definirmi depressa, non perchè me ne vergogno, ma proprio perchè mi fa paura la parola, la mia situazione. Voglio vivere da adolescente ma mi sento bloccata, ho paura che il trattamento con la psicologa non giovi a niente alla fine, che mi dicano di prendere antidepressivi. Ne uscirò? Mi sento malissimo.

    • Ciao Veronica,

      Grazie di aver condiviso con noi la tua storia e le tue paure, sei davvero molto giovane ma dalle tue parole sembri una ragazza pienamente consapevole di te stessa. Non avere paura, hai già fatto il passo più importante, quello di aprirti, parlare del tuo problema e chiedere aiuto. Fidati della psicologa da cui stai andando e cerca di concentrarti sul fatto che presto uscirai da questo periodo nero, anziché sull’incertezza del futuro.
      Ti lascio il link ad un video che sono certa ti farà sentire un po’ meno sola:
      https://omnama.it/blog/depressione-sintomi

      Un abbraccio di luce 🙂

  39. Ciao sono Cosimo ed ho 27 anni,sono ormai parecchi anni che soffro di depressione e non riesco a venirne fuori.
    Poi da poco più di un anno la mia ragazza mi ha lasciato dopo una storia durata 8 anni e sono praticamente a terra.
    Sono stato ricoverato due volte in una clinica neuropsichiatrica dopo un mio tentato suicidio,ma niente.
    Spero solo ke Dio mi dia la forza necessaria per superare tutto ciò.
    Cordiali saluti

  40. Ciao, mi chiamo Vera e ho 21 anni. La mia giovane età dovrebbe essere sintomo di spensieratezza e leggerezza ma non è così. Spesso vengo sopraffatta dalle mie emozioni e frustrazioni e non riesco ad uscirne. Soprattutto in campo sentimentale. Ciò mi porta ad avere vere e proprie fissazioni con cantanti ed attori irraggiungibili, pensieri fissi che mi portano ad un profondo stato di malessere e inadeguatezza. Non so se siano sintomi di immaturità o meno, so solo che sto male. So benissimo che le vere tragedie al mondo sono altre, ma riesco a vedere solo il mio alto “buio” che non mi abbandona e ancora devo dargli un nome.
    Questi ultimi anni mi hanno buttato un po’ giù perché non riesco più a raggiungere i miei obiettivi e questa cosa mi fa stare malissimo. Mi ha fatto bene parlarne.

    • Ciao Vera!

      Hai fatto bene a scriverci e aprirti con noi, spesso anche solo parlare di un proprio problema, buttandolo fuori anzichè tenerlo dentro, ci fa sentire molto ma molto meglio.

      Visto che ti sei sentita meglio parlandone, perché non provi a parlarne con qualcuno, magari con uno specialista?
      Sei giovane e hai tutta la vita davanti, se senti di aver bisogno di aiuto, non avere paura a chiederlo 🙂

      Un grande abbraccio da tutto il team di Omnama <3

  41. Ciao a tutti sono Riccardo un ragazzo di 32 anni pultroppo da un’anno soffro di forte depressione sono in cura da un pischiatra e dalla prossima settimana sto iniziando un percorso dallo pisicologo non so più a cosa aggrapparmi quello che so ma soprattutto spero di uscirne il prima possibile anche perché le mie giornate sono senza gioie e senza emozioni a breve nascera la mia seconda figlia ed io invece di gioire sono un lamento continuo x causa del mio stato depressivo continuo spero di farcela ed invoglio tutti quelli che ci soffrono di lottare fino alla fine….

    • Ciao Riccardo,

      Grazie del tuo commento 🙂
      Siamo certi che riuscirai a vincere la tua battaglia con la depressione…hai già fatto il passo più importante, cioè quello di chiedere aiuto e la tua determinazione ad uscirne e la tua piena consapevolezza ti saranno di grande aiuto!
      Non mollare, qui ad Omnama facciamo il tifo per te!

      Un abbraccio di Luce!

  42. Io sono Andrea. Da circa 4 anni, ad intervalli di 3-4 mesi, cado in depressione. sono periodi orrendi, che hanno vari picchi a distanza di qualche giorno o di qualche ora. poi passano, ma dopo poco ritornano. ogni volta succede perchè perdo qualcuno di importante. Ma spesso capita anche se sono solo, e mi deprimo proprio per la mia solitudine. E’ solo una sensazione magari, uno staot d’animo(il sentirsi soli), ma è comunque terribile. E ora la ragazza che cerco da una vita e che desidero mi ha praticamente chiesto di allontanarci. ogni volta che le parlo della mia depressione lei cerca di sdrammatizzare, dice “tieni duro”, che le cose miglioreranno. ma come è possibile credere che miglioreranno se ogni pochi mesi tutto crolla di nuovo??
    e non capisco come uno stato d’animo, una sensazione interiore possa essere chiamata malattia.
    ogni cosa che faccio mi sembra dovuta ad altri per volontà di altri, e quello che scelgo per me non si realizza mai. riuscire a trovare qualcosa di positivo in queste condizioni è assurdo. l’unico “rimedio” che funzioni è quello di diventare un “congelatore”. L’Amore sarà anche un rimedio più felice, ma se ti sbatte sempre la porta in faccia, la speranza difficilmente sopravvive. Grazie per questi consigli, proverò ad usarli!

    • Ciao Andrea, posso solo immaginare quello che stai affrontando, ma una cosa che nei miei periodi più difficili in generale mi ha aiutato molto, è stato sforzarmi di pensare queste parole ”Io Mi Amo” ”Io Mi Amo” ”Io Mi Amo” …quante più volte possibile nel corso della mia giornata: che fosse la mattina quando mi guardavo allo specchio, oppure la sera prima di andare a dormire, o mentre parlavo con qualcuno. Un simpatico stratagemma è quello di scegliere una traccia musicale che ami particolarmente, metterti le cuffie e per i 3-4 minuti della traccia continuare a pensare e ripeterti mentalmente ”io mi amo”.

      Lo so , sembrava sciocco anche a me. Fino a quando non ho letto il libro di Kamal Ravikant Ama te stesso come se la tua vita dipendesse da questo (purtroppo al momento disponibibile solo in inglese). Ho tratto spunto dal suo libro per fare questo esercizio, e i risultati sono stati fenomenali. Ricorda, ripetere che ami te stesso anche se all’inizio non ci credi, è il modo migliore per imparare a crederci davvero. E quando ami te stesso davvero, diventerà ancora più facile essere amato da chi ti circonda 🙂

  43. Ciao sono Enzo e sono il marito di una persona depressa, io vorrei aiutarla in tutti i modi possibili, ma dato il mio carattere molto menefreghista spesso non riesco nel mio intento, anche per il mio lavoro che non mi da orari fissi e giorni prestabiliti, spesso capita di stare giorni a casa senza fare nulla e andare a lavorare quando lei ne ha più bispgno, quando rientro da lavoro vengii aggredito come se avessi fatto un reato nei suoi confronti, ma io non riesco a capire tutta la sua rabbia verso di me, vorrei capire come poterla aiutare senza urtare la sua sensibiltà, in quanto non sono molto empatico, io vedo il mondo secondo i canoni della ragione, e non coi sentimenti.

    ormai è un pò che le cose vanno avanti così e a volte sono stanco ma vado avanti perchè ne sono innamorato, lei però sembra non capirlo o non crederci, anche questo è dovuto al sua stato depressivo?
    Spesso quando lei si sente giù e si lamenta io le propongo di trovarsi qualcosa da fare per distrarsi ma questo mio suggerimento viene visto come un modo per sdrammatizzare o per risolvere il problema al momento.
    Credete che servano queste cose per cercare di uscirne o è davvero una cosa inutile da proporre?

    Ciao e grazie per lo spazio concesso.

    • Ciao Enzo,

      Grazie per aver scelto di condividere con noi la tua storia, sei stato coraggioso e il tuo gesto dimostra l’amore profondo che provi per la tua compagna.
      Non è facile stare accanto ad una persona depressa, anzi è davvero molto difficile.

      Il consiglio che mi sento di darti è quello di rivolgerti ad uno specialista, la depressione è prima di tutto una malattia, e come tale va affrontata.
      Prova a parlarle della possibilità di chiedere aiuto, è davvero molto importante.
      Falle capire che non c’è nulla di cui vergognarsi e che, con un po’ di pazienza è possibile uscirne e ritrovare il sorriso e la gioia di vivere.

      Ti auguro il meglio 🙂

  44. Ciao sono Sara vivo uno stato che definisco depressivo dal 2008 caratterizzato da alti e bassi e da una serie di problemi che si sono verificati a causa di un mio cambiamento di vita fondamentale. Inizialmente ho pensato che il mio statp fosse dovuto ad una scelta da me fatta ma mai con convinzione che mi portò a perdere di vista i miei obbiettivi. Lo stato di smarrimento era fortissimo ho passato 9 mesi a piangere ogni mattina ed a sentirmi sempre peggio. La sensazione di vuoto ed incapacità di vivere con gioia quello che mi circondava mi bloccava non mi permetteva di mantenere i miei interessi e mi allontanava dai sentimenti verso tutte le persone. Sono passata da due studi professionali diversi di psicologi in tempi diversi ma sempre dovetti interrompere per problemi economici. Sono cambiate alcune cose in questi anni compresa la chiusura di un rapporto molto importante il trasferimento in una casa diversa e tutto lo strascico di una sofferenza fortissima. Quello che permane però è quello stato di sofferenza quel sintomo depressivo e il problema economico che non mi permette di entrare in terapia. Vorrei tanto guarire dalla ‘peste nera’ come la chiamo io ma non so come.

    • Ciao Sara,

      Grazie di aver condiviso con il resto della commununity la tua storia, sei stata coraggiosa, e a volte parlarne è già un aiuto 🙂
      Ti auguro di riuscire presto ad affrontare il tuo problema con un terapista specializzato in problemi depressivi, nel frattempo però
      non lasciare che la depressione ti travolga e usa tutte le tue risorse per vincere la tua battaglia.
      Dentro di te ci sono tutte le risorse di cui hai bisogno, la meditazione potrebbe rappresentare un’ottimo modo per osservarti dentro e trovare quelle risorse 🙂

      Ti auguro tutto ciò che desideri!

  45. Buonasera, mi chiamo silvia e ho 41 anni. Da agosto 2012 sono in cura da uno psichiatra perché era sorta in me la paura, l’ossessione, il pensiero fisso che un giorno moriremo. La diagnosi è stata disturbo ossessivo compulsivo. Assumo un ssri cioè il seropram alla dose di 20 gocce. Devo dire che ad oggi sto discretamente, non ho più compulsioni ed anche il pensiero ossessivo è quasi scomparso. A volte ritorna però subito è coperto da un altro pensiero. Non so perché il pensiero che un giorno moriremo mi fa star male, non ci pango più come prima , ma comunque non riesco nemmeno ad essere indifferente. Vado dallo psichiatra una volta al mese. Sono anche una persona religiosa, ho fede, ho inizato a pregare , a rivolegermi alla Madonna….Vorrei però arrivare ad accettare la morte come un evento naturale della vita , invece se ci penso ci sto male…Che consiglio mi date? Qualquno di voi ne ha sofferto ? Come ne siete usciti’? Grazie

    • Ciao Silvia,

      Grazie del tuo commento e grazie di aver scelto di condividere con noi la tua storia. Innanzi tutto ci fa piacere sapere che grazie alle cure ora stai meglio 🙂
      I disturbi che ti hanno colpito così come la depressione più in generale sono delle vere e proprie patologia e hai fatto bene rivolgerti ad uno specialista.
      Da parte nostra possiamo darti qualche consiglio che puoi seguire parallelamente alle cure.
      La pratica della meditazione ad esempio è di grande supporto per problematiche simili alle tue, naturalmente accompagnata dalle terapie che già segui.
      Potresti parlarne con il tuo psichiatra e valutare insieme a lui come inserire questa pratica nella tua quotidianità, che ne pensi?
      Il silenzio della meditazione potrebbe aiutarti ad ascoltarti e capire le motivazioni reali che stanno alla base del tuo malessere.
      Di solito dietro un blocco forte c’è sempre un motivo, che va portato alla luce.
      Inoltre la meditazione ti aiuta a vivere nel presente, nel qui e ora e non pensare continuamente al futuro o al passato, e se ci pensi la paura della morte significa avere la mente continuamente proiettata verso il futuro e non nel momento presente.
      Puoi provare anche subito se vuoi, chiudi gli occhi, porta l’attenzione sul respiro, ascolta i rumori che ti circondano, senza soffermarti su di essi, osserva infine i tuoi pensieri come una spettatrice, senza lasciarti coinvolgere e lasciali andare.

      Buona meditazione 🙂

  46. Ciao anche io soffro di simili problemi che mi porto dietro da ben 5 anni,inizialmente non capivo cosa mi stesse accadendo, iniziai a sentirmi triste e angosciato, attacchi di panico e forte tachicardia, poi dopo un mese dalla comparsa dei sintomi, presi la decisione di farmi aiutare da uno specialista, ma vi dico che all inizio e stata davvero dura, soprattutto perché capitava dopo 2 giorni dalla nascita della mia secondo genita, non riuscivo a essere felice nonostante la riuscita del patro e i figli che sono la cosa piu bella che mi potesse capitare, soprattutto in quel periodo avevo pensieri di morte e una forte angoscia, oggi posso dire che il 70 per cento di quei disturbi li affronto con coraggio e forza, ma ci sono sempre quei momenti che ti senti un po giù di morale. Vi chiedo dunque se c’è qualche rimedio per stare meglio senza più queste ricadute di angoscia a tristezza.

    • Ciao Salvatore e grazie del tuo commento 🙂
      Quello che posso dirti è che la meditazione è un valido aiuto per affrontare meglio tutti quegli stati emotivi negativi che a volte ci colgono.
      Nel silenzio della meditazione puoi infatti guardarti dentro e con serenità provare a risalire all’origine del tuo malessere. Un’altro consiglio è provare ad accettare ed accogliere gli stati d’animo negativi. Sai, a volte può capitare che ci si senta un po’ così e accettare questi momenti con amore e spirito di accoglienza è molto più utile che cercare di sfuggirli a tutti i costi e vivere nel timore che si ripresentino.
      Provare per credere 🙂

  47. Ciao io ci convivo da sempre con la depressione, siamo oramai una persona sola. Meglio averla come amica, impari a conoscerla e forse un giorno ti lascerà in pace …

    • Ciao Andy, grazie del tuo commento 🙂
      Spesso invece di voler cambiare gli stati d’animo negativi è più opportuno cambiare il nostro rapporto con essi, sono d’accordo con te.
      Quando gli accettiamo infatti diventano paradossalmente meno dolorosi.Più che “accettare” la sofferenza mi piace usare il termine “accogliere”.
      Così anche la sofferenza cambia aspetto e diviene ai nostri occhi parte naturale dell’esistenza.

  48. ciao sono Angela soffro ciclicamente di stati depressivi, non e’ semplice adottare il sistema di reazione ai sintomi, la forza di lottare non c’e’ e si chiede aiuto a chi ti sta vicino ma chi ti sta vicino a volte si percepisce non sopporta il tuo stato, allora sai che e’ solo dentro di te che devi estrarre la forza per lottare ma non e’ facile…..

    • Ciao Angela,
      Grazie del tuo commento 🙂
      Esatto la forza per uscirne è solo ed esclusivamente dentro di te, le persone intorno a te possono provare a capire, ma solo tu sai come ti senti.Dalle tue parole mi sembra di capire che hai raggiunto una grande consapevolezza che è un grande traguardo! Non mollare 🙂

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